Dura da mandare giù

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Scoprire che sulla guerra in Ucraina un neofascista a tutto tondo come il vicedirettore di La Verità Francesco Borgonovo la pensa esattamente come me mi ha gettato nella costernazione. L’ho sentito ieri sera su La7 mentre diceva cose che avrei detto io se fossi stato lì, tra le altre le due più importanti:
1. Che per 3 anni ci hanno preso in giro sulle possibilità di resistere e addirittura vincere di Zelensky.
2. Che i 15 pacchetti di sanzioni contro Putin hanno messo in ginocchio l’Europa e soltanto infastidito la Russia.
Queste due verità ormai chiare a tutti e certificate dalla situazione attuale nulla tolgono alle responsabilità di un dittatore come Putin che ha invaso un paese sovrano. Possiamo discettare all’infinito sul perché lo abbia fatto, pavoneggiandoci col nostro atlantismo democratico oppure rischiando il linciaggio e l’accusa di “putinismo”, ma le chiacchiere ormai lasciano il tempo che trovano ed è un tempo da lupi.
Alla costernazione per la mia identità di vedute con Borgonovo si aggiunge il tragico dubbio sull’area centrista del Partito Democratico e sui due cespuglietti di Renzi e Calenda:
Sono stati incapaci di prevedere come sarebbe andata a finire oppure hanno deliberatamente scelto il ruolo di mentitori autolesionisti al servizio degli Stati Uniti?
In entrambi i casi c’è da mettersi le mani nei capelli mentre qualche altro miliardo esce dalle nostre casse esangui per fornire aiuti militari che saranno distrutti in un paio di giorni.
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Mario Piazza