La Legge di Bilancio passa al Senato, ma…

DI MARIO IMBIMBO

REDAZIONE

 

Come largamente previsto, la Legge di Bilancio 2025 ieri è passata al Senato.
Dopo la promulgazione del Capo dello Stato verrà pubblicata in Gazzetta Ufficiale per entrare in vigore il 1 Gennaio 2025. Ma anche quest’anno uno dei due rami del Parlamento (stavolta appunto il Senato) non ha tempo di discutere il testo e deve votarlo a scatola chiusa.
Addirittura il relatore di maggioranza, Guido Liris del partito della stessa Meloni, a sorpresa si è unito alle proteste dando simbolicamente le dimissioni per stigmatizzare la cosa. “Chiedo al presidente” ha detto “di farsi mediatore perché non ci sia più la singola lettura, perché si torni alla doppia lettura”. Essenzialmente quindi la legge più importante per il Paese è stata esaminata da una sola camera perché non c’è tempo per l’esame al senato.
Ricordiamo tutti Giorgia Meloni tuonare solo qualche anno fa contro i governi Conte e Draghi, per aver “calpestato diritti e democrazia” per il modo con cui la legge di bilancio completava suo iter in Parlamento, troppo velocemente, senza nessuna discussione alle camere.
Nel dicembre del 2021, durante la Presidenza di Mario Draghi, Meloni tuonava contro il governo: “È un atteggiamento intollerabile!”.
Oggi se possibile sta facendo peggio. Sta calpestando se stessa. Quel che sosteneva pochi anni fa, un Parlamento, la nostra democrazia, un paese intero.
Finirà prima o poi finirà. E sarà un tonfo senza precedenti!!!
.
Mario Imbimbo