DI GUIDO SARACENI
La classifica delle cose che non voglio vedere nel 2025
10. Poeti, giornalisti e intellettuali trascinati in tribunale e costretti a chiedere pubblicamente scusa per aver osato criticare il governo;
9. Un ministro che spera di evitare le dimissioni spergiurando al popolo italiano di aver sempre amato sua moglie;
8. Gli idioti che screditano la vittima di uno stupro, invece di biasimare il colpevole;
7. Il politicamente corretto che si allarga sino a prendere il posto dei contenuti che vorrebbe contribuire a difendere e divulgare;
6. I sobillatori del web, paladini del proprio conto in banca, che spingono il disgraziato di turno verso un gesto estremo;
5. Treni che partono in anticipo – senza passeggeri – per non arrivare in ritardo;
4. Il campo largo che si trasforma puntualmente in un campo santo;
3. I centri di prima accoglienza in Albania – costosi, divisivi e totalmente inutili, emblema della propaganda elettorale sulla pelle dei cittadini.
2. Circa 100 femminicidi – nessuna soluzione; a pari merito con: più di 1000 morti sul lavoro – nessuna soluzione;
1. L’astensionismo di massa.
Il qualunquismo benaltrista elevato a parvenza di filosofia politica, la vera e più profonda causa di tutto ciò che ho scritto sin qui.
“Tanto sono tutti uguali”.
Col cavolo che sono tutti uguali.
31.12.2024
Ciascuno faccia la sua parte nessuno si senta escluso.
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Prof. Guido Saraceni, dal suo Blog personale