DI BARBARA LEZZI
Di quest’anno resterà l’astuzia israeliana che non ha neanche dovuto costruire un campo di concentramento per attuare il suo intento genocida.
Israele ha reso Gaza una trappola da cui non si può uscire e in cui non si può entrare. Ha giocato cinicamente con la vita dei palestinesi intimando loro dapprima di lasciare il sud e poi il nord e poi l’est e poi l’ovest per salvarsi dai bombardamenti tutto per poi colpirli con maggiore successo. I palestinesi non hanno avuto modo di fuggire perché devono morire. Morire con sofferenza.
Vengono uccisi, affamati, bruciati vivi o lasciati morire di freddo e no, non vengono salvati nemmeno i neonati che di per sé sono inequivocabilmente innocenti. Perché la razza (uso questo termine scientemente) palestinese, animali umani, come da definizione israeliana, deve scomparire.
Un giorno, tra qualche decennio, i figli dei nostri figli studieranno la storia di questi giorni, sapranno che mentre si consumava una carneficina a carico di innocenti, noi restavamo silenti e ci lasciavamo distrarre dall’invasione degli intellettuali che, presenti su tutti i media, per puro e indiscutibile interesse personale, giustificavano Israele con dichiarazioni sul diritto alla difesa e sulla democrazia che grideranno vendetta per secoli.
Anche noi saremo giudicati dal futuro, da chi si chiederà come il popolo occidentale che aveva adottato le Costituzioni e il Diritto Internazionale Umanitario, che aveva creato Istituzioni per non ricadere negli orrori del genocidio, sia diventato complice e abbia fornito copertura politica, economica e militare a uno Stato con spinte espansionistiche tali da commettere un nuovo sterminio di massa.
Ma non tutti si sentono estranei a ciò che sta avvenendo, è una consapevolezza che restituisce un po’ di speranza.
A coloro che riconoscono lo stesso valore della vita di tutti gli esseri umani sulla Terra, rivolgo i miei migliori auguri di Buon Anno.
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Barbara Lezzi