Cecilia Sala: il Ministro Tajani smentito punto per punto su quanto ha dichiarato

DI MARIO IMBIMBO

REDAZIONE

 

“Il ministro degli Esteri Tajani si era presentato davanti alle telecamere solo pochi giorni fa per rassicurare tutti che Cecilia Sala, nell’ordine: “È in buona salute”. “Sta in una cella da sola, a differenza di Alessia Piperno”. “Viene trattata in modo rispettoso della dignità della persona”. “Riceverà, attraverso il Ministero degli esteri dell’Iran, su consegna della nostra ambasciata, un pacco con dei beni di prima necessità”. Bene. Oggi sappiamo che Cecilia Sala: Non è affatto in buona salute, anzi è molto provata.
Non è “in una cella da sola” ma in isolamento. E il fatto che un ministro degli Esteri confonda le due cose è gravissimo. Sta subendo un trattamento indegno dei diritti umani e della dignità di una persona. E addirittura è sottoposta a tortura bianca. E, già che ci siamo, non ha ricevuto alcun pacco con alcun genere di prima necessità.
Nulla di quello che ha detto il ministro Tajani è stato confermato o rispettato. Le cose sono due. O ha mentito al Paese, e allora dovrebbe dimettersi all’istante. Oppure ha dichiarato pubblicamente fatti falsi e non verificati, credendo davvero di non essere smentito l’istante successivo, e allora siamo al dilettantismo puro.
In entrambi i casi, in un Paese normale, Tajani si sarebbe dimesso in cinque minuti. Non per punizione – non è il momento delle punizioni – ma perché totalmente inadeguato a una situazione così seria, delicata e politicamente complessa come la vicenda di Cecilia Sala.
E invece è ancora lì, a fare strategie e rilasciare dichiarazioni, come se nulla fosse. Eccolo, il “Paese al contrario”.
Nulla da a quanto detto da Lorenzo Tosa. Un Ministro smentito punto per punto da quanto Cecilia Sala ha riportato della sua condizione in prima persona. Se non se neanche in grado di dirci come sta, con che animo possiamo sperare sia in grado di farla liberare?
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Mario Imbimbo