DI PIERLUIGI FERDINANDO PENNATI
La Russia chiede sicurezza e per questo l’Ucraina deve restare neutrale, ma, secondo gli USA, in Ucraina c’è un dittatore filorusso, così, ammissione della CIA, finanziano il ribaltone e nel 2014 l’Ucraina diventa democratica ma non senza morti e feriti, così la Russia si prende la Crimea e sottoscrive un accordo con il nuovo governo per la neutralità ucraina, i famosi “accordi di Minsk”.
Il problema, però, è che i dipartimenti del Donbass e del Lugansk, dove vivono popolazioni russofone, non ci stanno e vogliono l’indipendenza, così il governo di Kiev, il loro governo, li bombarda giorno e notte per la loro resa, l’Europa e la NATO non vedono e non sentono…
Senonché, un giorno, gli amici americani che devono rientrare delle spese del ribaltone si stancano di non riuscire a sfruttare le ricchezze del sottosuolo e riprendersi i loro soldi, quindi la Russia diventa improvvisamente una minaccia troppo grande per non essere considerata, chi minacci la Russia non si sa, ma è una enorme minaccia, quindi, nel 2018, con un piccolo aiutino degli amici oligarchi del gas con il figlio di Biden nel consiglio di amministrazione, fanno all’attore e amico Zelensky la possibilità di prendere il potere, ci riesce e nel suo discorso di insediamento a maggio scioglie il parlamento ed indice nuove elezioni per luglio sostituendo tutti i candidati con amici del suo partito, a luglio raggiunge la maggioranza assoluta, finalmente un democratico filoatlantista può governare da solo, quindi tutto bene.
Anche Zelensky non riesce a sottomettere Donbass e Lugansk, così chiede aiuto alla NATO che prontamente invia le truppe americane sul posto, Putin si arrabbia ed infine invade l’Ucraina arrivando fino a Kiev in un solo giorno fermandosi alle porte della città.
La conseguenza è un accordo di neutralità ed indipendenza per Donbass e Lugansk.
La cosa, però non piace ad USA e UK che hanno investito molto e non rientreranno dei loro denari, quindi sostenendo che a Bucha vi siano state atrocità indicibili da parte dei crudeli russi fanno strappare l’accordo a Zelensky che vuole entrare nella NATO a tutti i costi.
A proposito: dopo le numerose smentite degli osservatori ONU, ed il sospetto di farsa cinematografica, si sa come stanno andando le indagini sulla ormai solo presunta strage di Bucha?
Ma proseguiamo, si diceva che Zelensky vuole entrare nella NATO a tutti i costi e non avendo altre risorse che nel Donbass e nel Lugansk di cui non ha il controllo i costi li paghiamo noi in attesa di sfruttare quei territori, quindi non possiamo perdere la guerra.
Il resto lo sapete, fake news a manetta e nessuna certezza di nulla.
A questo punto un primo bilancio dal nostro nostro punto di vista:
– la Russia, al momento, non ci ha ancora provocato alcun danno o generato alcuna minaccia;
– l’Ucraina ci ha tagliato il gas a basso costo, sia sabotando il nord stream che chiudendo unilateralmente i rubinetti dal 1° gennaio u.s., così che tutto è aumentato tra il 50 ed il 100%, luce, gas, benzina, generi alimentari, ristoranti, …
Di conseguenza noi mandiamo armi a manetta a chi ci danneggia e non vogliamo discutere con chi non ci provoca problemi di sorta, logico, no?
No.
E dal punto di vista statunitense?
Beh, al momento ci vendono il gas che non compriamo più dalla Russia, quindi per loro tutto bene, resta il problema che hanno investito molti soldi nella guerra e devono rientrare, così Trump ha già detto che dovremo aumentare le importazioni da loro, ovvero altri aumenti da chi dovrebbe essere nostro amico. Logico anche questo, no?
No.
E la Russia?
La Russia ha riconvertito le industrie, consolidato le partnership con i BRICS, che si allargano, e dopo un primo momento di stallo è ripartita alla grande, in fondo ha industrie, materie prime e mercati all’est da sfruttare, quindi nessun problema.
Le somme tiratele voi, valutate chi ci danneggia e chi non lo fa, chi sosteniamo e perché e chi consideriamo nemico e perché.
Poi, ricordatevelo se e quando ancora vi faranno votare, le leggi marziali sono di moda, basta una presunta minaccia per abolire le elezioni, come in Ucraina, ma non dite che nessuno vi aveva avvertito, perché i segnali e le critiche sono abbondanti in rete nonostante la censura dei nostri regimi ed i pennivendoli del mainstream.
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Pierluigi Ferdinando Pennati