Volete la guerra o il riscaldamento?

DI PIERLUIGI FERDINANDO PENNATI

P. F Pennati

 

Volete la guerra o il riscaldamento?

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Da attore pare avesse un discreto successo, certo lo ha avuto con la serie “servo del popolo” che è servita solo a lanciare il suo omonimo partito politico, ma da quando è al governo pare non ne faccia una giusta, dapprima provocando la Russia con l’adesione alla NATO fino alla sua reazione militare, Merkel sosteneva che la cosa fosse una dichiarazione di guerra aperta ed è successo, poi pensando che bastasse qualche sabotaggio e delle sanzioni per piegare economicamente Putin, mentre la cosa fa male solo a noi che saremmo suoi amici, nel frattempo con un po’ di propaganda e sostenendo che ormai in Russia usassero i frigoriferi e le lavatrici come strumenti di guerra credeva di poter vincere militarmente. Invece da quando è iniziato il conflitto ha cambiato più generali e ministri che paia di mutande, poi ha avuto l’ideona di invadere il Kursk per prendere di sorpresa il suo nemico con chissà quale prospettiva e dove migliaia dei suoi migliori soldati sono ormai intrappolati da mesi senza rifornimenti e lentamente trucidati dai russi (si dice anche dai nordcoreani, sebbene non vi siano al momento prove della cosa). Infine, dopo essere apparso in ogni dove e finanche nella tazza dei nostri bagni per chiedere denaro che non si sa bene dove davvero finisca, ci toglie il riscaldamento sostenendo che questa sarebbe la migliore e più grande vittoria sui russi da inizio guerra, mentre sta solo facendo soffrire, arrabbiare e dividere anche i pochi sostenitori che dopo tre anni di inutile guerra e fake news gli sono rimasti.
Caro sig. Zelensky, sarebbe anche ora di perdere un pochino, risparmiarci altre umiliazioni e, se non lasciarci il nostro riscaldamento, almeno salvare qualche vita al fronte.
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Pierluigi Ferdinando Pennati