DI LEONARDO CECCHI
Altre bugie sul lavoro.
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Perché purtroppo la confusione sulle nomenclature, le definizioni, fa tanta sponda a questo Governo che proprio oggi rivendica straordinari risultati, come se stessero davvero lavorando bene.
È vero, oggi il tasso di disoccupazione è ai minimi storici.
Ma al contempo anche il nostro tasso di occupazione è arrivato a livelli vergognosamente bassi: siamo al 62,4%, tra gli ultimi in Europa, dove il tasso medio è del 75% circa.
Dov’è il trucco allora?
Che la disoccupazione scende perché chi non trova lavoro smette di cercarlo e passa sotto la categoria “inattivo”.
Diventando inattivo, tecnicamente per l’ISTAT non è quindi più conteggiato tra i disoccupati, ossia persone che secondo le statistiche cercano lavoro.
Qui il giochino allora.
Da un lato stanno provando ad aumentare l’occupazione con lavoro povero, destrutturandolo; dall’altro la gente smette proprio di cercarlo e fa diminuire il tasso di disoccupazione.
Non c’è nulla di cui vantarsi in tutto questo.
E anzi è la certificazione di un fallimento.
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Leonardo Cecchi