DI MARIO PIAZZA
La frase, forzatamente attribuita a Niccolò Machiavelli, pone un problema etico e morale che nei 500 anni trascorsi dalla pubblicazione di “Il Principe” ancora non ha trovato risposta.
Tutti noi, chi più e chi meno, abbiamo incontrato nella vita qualche “pezzo grosso” che in un modo o nell’altro avrebbe potuto tornarci utile.
Chi ne ha approfittato e chi no ma è grazie all’innato opportunismo italico che i politici costruiscono i loro feudi elettorali, non diversamente da come i boss mafiosi comandano su vaste aree del paese. Coltivare relazioni con personaggi discutibili pensando ai vantaggi che potremo trarne è eticamente condannabile, molto peggio è però quando gli amorosi sensi sono genuini e le affinità elettive comprovate…
Vengo al punto e mi spiego:
Come tutti sono felice per la liberazione di Cecilia Sala ma non posso fare a meno di essere spaventato dalla relazione pericolosa tra Giorgia Meloni e Donald Trump che ha portato a questo buon risultato, perché Trump è molto peggio di un personaggio discutibile e detiene un potere infinitamente superiore a quello di un Andreotti o di un Totò Riina.
In Donald Trump sono racchiuse tutte le nequizie che possono rendere indegno un essere umano e di esse lui si vanta: mentitore, inaffidabile, ondivago, truffatore, violento, anaffettivo, sbruffone, razzista, sessista, omofobo, psicotico ed egocentrico. In un mondo normale uno così indosserebbe una camicia di forza e sarebbe sorvegliato a vista da nerboruti infermieri, invece negli Stati Uniti diventa presidente. Meglio averlo amico che nemico? Non ne sono affatto sicuro.
E’ a uno così che Giorgia Meloni è andata a baciare la pantofola per ottenere la liberazione della nostra giornalista, ottimo risultato ma tremo all’idea di cosa abbia potuto promettergli in cambio.
.
Mario Piazza