DI BARBARA LEZZI
Tregua non significa fine della guerra e fine delle ingiustizie ma oggi voglio far prevalere il sollievo che verrà concesso ai palestinesi che da quindici mesi sono sotto le bombe e agli ostaggi che finalmente torneranno a casa.
Il vuoto delle perdite
Ai palestinesi la paura di essere massacrati lascerà lo spazio al vuoto delle perdite subite. Il dolore delle madri e dei padri che hanno visto saltare in aria i propri bambini si presenterà più feroce che mai e non lascerà che ci si distragga dal rumore degli spari. Sarà sfacciatamente evidente e si accompagnerà allo strazio dei corpi ancora vivi ma mutilati, vivi ma denutriti e l’orrore di quanto vissuto non libererà le menti per generazioni.
Occorre avere coraggio e umanità per una soluzionedefinitiva
La povertà, la fame e i lutti domineranno il futuro del popolo palestinese ma se solo il mondo recuperasse umanità e coraggio si potrebbe cogliere in questo momento l’opportunità per avviare una soluzione definitiva alla questione palestinese restituendo i territori occupati e riconoscendo l’esistenza di due popoli in due stati, concetto che ormai è diventato meno di uno slogan pronunciato da leader deboli e soggiogati da un finto potere che consente loro di tirare avanti, di ricevere laute ricompense ma che non li farà diventare degli statisti.
Non nutro molte speranze ma non è tempo di mollare, non è tempo di arrendersi e rassegnarsi.
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Barbara Lezzi