DI MICHELE PIRAS
Le radici italiane
Dubito fortemente che le radici italiane si possano trovare nella Bibbia e, se per queste s’intendono le radici cristiane, forse sarebbe meglio riferirsi al Vangelo, tanto per dire.
Se davvero dovessimo metterla in questi termini, cosa un po’ sciocca tuttavia dal momento che tutti noi siamo il risultato di uno spettacolare incrocio di etnie e culture che abbracciano tutto il Mediterraneo e i popoli del Nord Europa, dai normanni ai greci, ai fenici e ai bizantini.
Mescolanza, radici pluriculturali, non stupidaggini.
E pure sul Latino sarebbe bene non tagliare con l’accetta il ragionamento, perché la sua importanza è certamente il metodo che insegna, più che un qualche riferimento retorico alla patria e all’identità.
Ciò che davvero fa ribrezzo è l’idea di chiusura che comunica la riforma della Scuola promossa dalla destra, la ricerca delle radici italiche come torsione identitaria e nazionalista, invece che come bagaglio culturale per affrontare il Mondo grande e complesso. Che è sempre più un villaggio globale, non quella piccola stanza di puri di sangue che immaginano questi reazionari fuori dal tempo.
E fuori da Mondo, appunto.
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Michele Piras