DI GIANFRANCO ISETTA
Le nostre mani aperte
Rami secchi
sporgono dai tronchi,
esili corpi tesi
verso altri corpi
il vento li percuote
fino a rivoltarne il senso
rimodellando storie
di sagome piegate.
.
Le nostre mani aperte
curvate a risalire
sul davanzale
dove non manca niente
tranne la vita forse
e un colibrì
immobile a mezz’aria
si staglia ad osservare.
.
Gianfranco Isetta