Quello che i giornaloni non vi dicono

DI PIERLUIGI FERDINANDO PENNATI

P. F Pennati

 

Per il ministro degli esteri tedesco è più importante l’Ucraina dei propri concittadini

In Germania ci saranno presto le elezioni e come in tutte le elezioni si guarda alla “pancia” del popolo, ovvero a quello che vorrebbe, mentre, tutti lo sanno bene in Italia, quando il governo è saldamente al potere fa un po’ quello che vuole. Così il ministro degli esteri tedesco, Annalena Baerbock, dopo una scenata pubblica con il cancelliere Olaf Scholz (nella foto), lo accusa furiosa in un postca su Politico di voler bloccare tre miliardi di euro di aiuti d’emergenza all’Ucraina dichiarando che il veto di Scholz sulle nuove forniture di armi è una campagna elettorale a scapito degli ucraini. “Scholz conduce una campagna elettorale per i pensionati e la combina con una campagna elettorale pacifista e anti-ucraina. C’è davvero tutto lì dentro. Vuole prendere le persone per il naso e presentarsi come il custode del Graal delle pensioni e degli aumenti pensionistici”, ha detto Baerbock alla stampa, dichiarando così che per i Verdi tedeschi proteggere l’economia e le pensioni interne è meno importante che aiutare la moribonda Ucraina a vincere una guerra ormai vista come impossibile persino dai belligeranti, senza contare che dopo anni di di rifiuto di Zelensky alle trattative con Mosca adesso è proprio lo Zar che rifiuta di discutere con Zelensky in quanto in punta di diritto ucraino è scaduto nel suo mandato a febbraio 2024 senza alcun rinnovo elettorale che, come ha recentemente spiegato in un suo discorso, è previsto nell’ordinamento ucraino anche in caso di legge marziale.

Una manovra elettorale

Che sia una manovra elettorale di Sholz è più che probabile, ma questo non sminuisce la portata del conflitto interno basato sui pareri dei cittadini sempre più ai minimi termini nei confronti dell’Ucraina, in Germania chi vede l’Ucraina vincente contro la Russia è una fascia molto risicata di popolazione e chi pensa che questa guerra dovrebbe finire, costi quello che costi, è ormai da tempo la maggioranza, dato che anche il proverbiale rigore tedesco non è riuscito a proteggere la popolazione dal rischio recessione, arrivato ormai al secondo anno consecutivo, con aumento generalizzato ed impazzito dei prezzi e del costo della vita senza alcuna prospettiva di beneficio nemmeno a lungo termine.

E il resto dell’Europa?

Ma se la rigorosa popolazione tedesca non vuole continuare questa guerra incondizionatamente, cosa chiede il resto dell’Europa?
La situazione è simile e senza pubblicare statistiche opinabili il dato più che certo è che in tutti i sondaggi internazionali e locali la maggioranza degli intervistati vorrebbero smettere di sostenere l’Ucraina come fatto finora, ovvero solo con la guerra, o, se preferite, solo una sempre più risicata minoranza vorrebbe continuare a sostenere Zelensky e la NATO nei propri propositi di infruttuosa belligeranza, al contrario di quanto i nostri governanti dicono e fanno.

Per concludere

Ben vengano, quindi, le elezioni in Germania se il volere del popolo può essere soddisfatto, in questa direzione sarebbe importante votare anche in tutte le altre nazioni, ma non avverrà, perché i nostri ducetti al governo potrebbero avere amare sorprese, checché ne dicano i giornaloni di regime.
.
Pierluigi Ferdinando Pennati