Siamo “Tra incudine e martello”

DI PIERLUIGI FERDINANDO PENNATI

P. F Pennati

 

“Tra i due litiganti…”

Un vecchio proverbio dice che tra i due litiganti un terzo gode e questo è spesso vero, soprattutto quando il terzo si tiene fuori dalla disputa, nel caso dell’UE i nostri governanti, senza nulla chiedere ai propri concittadini, si sono inseriti nella infinita disputa tra USA e Russia (non URSS) facendo una cosa che la diplomazia aborre, ovvero schierandosi da una parte senza se e senza ma, quella USA.

Eppure solo pochi anni fa rifiutavamo le imposizioni statunitensi perché per noi dannose, il TTIP in testa, secondo il quale avremmo dovuto dare libero mercato a migliaia di prodotti americani dalla qualità incerta e spesso dannosi per la salute, al contrario ci eravamo avvicinati con la giusta moderazione ad una Russia che ci forniva materie prima di qualità a basso prezzo, senza contare i ricchi turisti che da noi spendevano e spandevano.

Tra Russia “nemica” e USA “amica”

Così, tra una Russia “nemica” che ci dicono pronta ad invaderci e non lo fa mai, e gli USA “amici”, che ci hanno già invaso fisicamente con le basi militari, abbiamo scelto di stare con i secondi, piegandoci alla presunta potenza militare di centinaia di migliaia di soldati americani “portatori di pace” fuori sede nel mondo. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, il nuovo presidente Trump non ha cambiato rotta o politica, l’ha solo accelerata evidenziandone gli scopi, gli USA da sempre ci vogliono loro sudditi e dopo averci posto in forte ed esclusiva dipendenza dalle loro banche, camuffate da depositi centrali mondiali, ora ci chiedono di pagare la gabella che si deve al re: niente più prodotti russi ed acquisto dei loro a prezzi maggiorati, altrimenti subiremo ulteriori dazi e provvedimenti repressivi.

Cosa aspetta la Russia, “presunto invasore”

Nel frattempo il presunto invasore russo se ne continua a stare a casa sua ed aspetta…

Cosa aspetta è chiaro, prima o poi il nostro rapporto di sudditanza con gli USA dovrà diventare stabile o interrompersi perché ormai alla fame e solo successivamente si mostrerà, come ha sempre fatto, aperto e disponibile a fornirci i suoi prodotti a prezzo calmierato.

Questo è il mercato

Questo è il mercato, bellezza, altro che due litiganti, siamo tra incudine e martello senza possibilità di fuga, da una parte il russo dittatore che ci fa paura ma non ci invade mai e dall’altra parte il democratico americano che ci ha invaso da tempo e ora chiede l’esclusiva. Così, dopo decine di pacchetti di “aiuti” al signor Zelensky ed i suoi compari (perchè alla popolazione pare non essere arrivato nulla) e sanzioni autolesioniste ora il signor Trump apre gli occhi a tutti: siamo sudditi americani e dobbiamo pagare la gabella. Ma niente paura, dopo anni di baci in bocca ora l’UE si dice già pronta a litigare con il padrone di casa ed ha già in mente dei pacchetti di contromisure per contrastare i dazi USA, ma ormai il giocattolo è rotto e si teme la divisione interna…

Per concludere

Senza altro aggiungere, è sempre più chiaro che tra i due litiganti l’UE ci rimette e ci rimette tanto, credevate che potesse arrivare un cambiamento in tempi di vacche grasse?

No, per un cambiamento la storia ci ha insegnato che serve sempre una forte depressione, nessuna rivoluzione è mai arrivata quando i popoli erano felici, il popolo si rivolta solo quando ha fame e noi, purtroppo, non ne abbiamo ancora abbastanza.

Ora è solo questione di tempo…

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Pierluigi Ferdinando Pennati