Arlecchina servitor di due padroni

DI PIERLUIGI FERDINANDO PENNATI

P. F Pennati

 

Pare la commedia di Goldoni, ma qui non si scherza, si legge nel sito di ADN Kronos:

Mosca stigmatizza la posizione “anti-russa” assunta da Roma.

Ucraina, Russia: “Italia non può partecipare a processo di pace”.

Mosca non considera l’Italia come un possibile partecipante al processo di pace in Ucraina, data “la sua posizione anti-russa”. E’ quanto sostiene il ministero degli Esteri di Mosca, citato da Ria Novosti.

“Tenendo conto della posizione anti-russa assunta dall’Italia, non la consideriamo nemmeno come un possibile partecipante al processo di pace, tanto meno come una sorta di ‘difensore degli interessi della Russia nell’Ue’, che nelle condizioni attuali suona francamente ridicolo”, si legge sul sito del ministero degli Esteri che pubblica oggi le risposte alle domande dei media fatte al ministro Sergey Lavrov in una conferenza stampa nei giorni scorsi. In particolare, si sottolinea che se l’Italia vuole contribuire alla soluzione del conflitto deve prima smettere di inviare armi a Kiev. “Questo porta solo ad un’escalation incontrollata del conflitto e ad un aumento del numero delle vittime, anche tra la popolazione civile”, si legge nella risposta.

Pur avendo in Costituzione il ripudio della guerra

Detto questo pare ovvio che senza aver chiesto nulla a nessuno e pur avendo in costituzione il ripudio della guerra anche “come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali” (art. 11) nei fatti e con ben 10 pacchetti di “aiuti” militari segretati l’Italia è entrata in guerra con la Russia ed ora, comunque vadano le cose, ne farà le spese.

A nulla è servito adulare lo pseudo potente di turno se non a farci pagare il conto di una guerra inutile e dannosa, che ha solo inflazionato l’Europa e fatto perdere molte vite militari e civili e fra mille giravolte, con van Der Leyen e Biden ed ora Trump e, se possibile, persino Putin, l’Italia sarà solo uno spettatore sacrificale.

Ora ci toccherà il conto

Io, che convintamente non l’ho e non li ho votati, ora pagherò il conto del loro governo come quelli che l’hanno e li hanno votati convintamente, e quelli che altrettanto convintamente l’hanno e li hanno lasciati fare e persino sostenuti, convinti che mandare fare la guerra sia uno strumento di pace, mi spiace per tutti coloro.

Sapete di chi parlo una è al centro ma gli altri la sostengono ai lati, le elezioni sono ancora lontane, se non farà(nno) altri danni speriamo ve ne ricorderete al prossimo giro elettorale (se ci sarà).

Pierluigi Ferdinando Pennati