DI MARIO PIAZZA
L’Olocausto
Profondissima pena e incredulo orrore, sono questi i sentimenti che per tutta la vita mi ha ispirato l’Olocausto.
Anche un po’ di disappunto, devo ammetterlo, per la trasandatezza con cui sono sempre state rappresentate e commemorate oltre la metà delle vittime del processo di “arianizzazione” che non erano affatto di religione ebraica (dati United States Holocaust Memorial Museum).
Pare che il Giorno della Memoria sia una ricorrenza soltanto ebraica, ma se così fosse mi risulterebbe impossibile per gli anni che mi restano da vivere non sovrapporre alle orrende immagini in bianco e nero dei campi di concentramento quelle altrettanto orrende a colori di Gaza, immagini di morte e distruzione sistematizzata proprio da quello Stato Ebraico pensato come sospirata patria e legittimo rifugio per i sopravvissuti alla pulizia etnica hitleriana. Dimensioni diverse ma identica furia sterminatrice, identica negazione della dignità umana delle vittime, identica criminale determinazione per raggiungere la “soluzione finale” che consegnerà l’intera Palestina ai suoi aguzzini.
Ci proverò a tenere le due memorie ben separate per il rispetto che devo a tutte le vittime innocenti, sarà un lavoro difficile se non impossibile.
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Mario Piazza