La disabilità dei bambini

DI GIANCARLO SELMI

Giancarlo Selmi

 

La disabilità entra nella tua vita senza chiedere alcun permesso, né avvisare

Semplicemente entra. E se tu glielo permetti, se ti trova passivo, ti porta via tutto, ti uccide dentro.
Ti riempie la vita di emozioni, difficili da affrontare e da gestire, spesso ti toglie il respiro, ma tante altre volte ti regala la gioia per le piccole cose.
Per un piccolo progresso, per un movimento che prima il tuo bambino non riusciva a fare.

I diritti inderogabili

I diritti di un bambino disabile sono tanti. Ma il primo in senso assoluto dovrebbe essere il diritto a essere felice o, almeno, tentare di esserlo. Insieme al diritto della sua famiglia ad avere mezzi e capacità necessarie per il conseguimento della sua felicità. Per cercare di dare a lui quella felicità scippata dalla natura. E cercare di equilibrare la bilancia, diminuire in termini di felicità, e di capacità, il gap con i suoi coetanei.

Non c’è niente di più disumano privare di questi diritti i bambini

Uno stato che toglie ai bambini disabili e alle loro famiglie, quella possibilità, quel diritto, non è uno stato di diritto. Non è uno stato civile. È un verminaio animato dalla ideologia dell’annientamento dell’incolpevolmente più debole. Un governo che azzera i fondi a sostegno delle gravissime non autosufficienze, è un governo disumano a prescindere. Un governo che mira alla eliminazione dei più deboli. O per dirla tutta, dei meno utili.
Vergogna! Vergogna! Vergogna!
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Giancarlo Selmi