Riforma della giustizia

DI BARBARA LEZZI

BARBARA LEZZI

 

Riforma della giustizia, referendum

Se, come altamente probabile, saremo chiamati a confermare con un referendum la riforma della giustizia che cambia la Costituzione, il voto espresso si esaurirà in una preferenza a favore o contro la Magistratura. Il merito della riforma, le sue implicazioni e gli eventuali vantaggi o svantaggi per il cittadino saranno messi in secondo piano a causa della disgustosa informazione che regna nel nostro Paese.
Le opposte tifoserie si sono ben sistemate ai nastri di partenza tra bugie e omissioni spacciate per verità mentre il cittadino libero da ideologie stanche e parassitarie è costretto a rimpalli tra una rete e l’altra, tra un quotidiano e un altro, alla ricerca della verità. Ma chi ha il tempo di inseguire le notizie? Pochi lo hanno e forti di questo dato i soldati dell’uno e dell’altro esercito alzano sempre più la voce per stordire il senso critico e per sfinire l’interesse per i fatti.

“Tifoserie” dei pro o contro fuorviate

Quello che è molto grave non viene stigmatizzato, non viene denunciato. Si è più occupati a rivendicare o a promuovere se stessi anziché fermarsi a riflettere su quanto sia preoccupante che questo conflitto tra poteri dello Stato stia diventando sempre più cruento e ingestibile. Stiamo tornando rovinosamente indietro nel tempo a vantaggio dei pochi che hanno interessi particolari nell’alimentare lo scontro mentre gli italiani aspettano che qualcuno abbiamo un minimo di riguardo per la loro intelligenza e per le loro necessità.

Manca un’informazione corretta

Gli italiani non hanno bisogno che quattro opinionisti, di destra e di sinistra, dicano loro come devono vivere e come la devono pensare per essere giusti. Hanno diritto alla conoscenza dei fatti perché sono in grado di discernere.
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Barbara Lezzi