DI FERDINANDO TRIPODI
“Giovani violenti, serve profonda riflessione”.
Questa mattina, la Polizia di Stato di Latina ha eseguito le misure di custodia cautelare in carcere emesse dal GIP presso il Tribunale di Latina, su richiesta della Procura della Repubblica, a carico di tre giovani, gravemente indiziati, a vario titolo, di tentato omicidio plurimo in danni di tre coetanei, nel corso di una violenta aggressione consumata a seguito di una rissa avvenuta nelle zone della Movida latinense lo scorso 23 novembre, nella cosiddetta zona Pub di Latina. All’arrivo delle volanti, sul posto erano rimasti tre ragazzi tutti feriti con arma da taglio, uno di questi, un sedicenne, era rimasto gravemente ferito. Oltre gli arrestati sarebbero 9 gli indagati di cui molti minorenni.
Occorre fermarsi e ricercare il motivo di tanta violenza
Questo episodio tragico accaduto nella nostra Città, non può ancora una volta non costringerci a fermarci per fare una profonda riflessione su cosa spinge giovanissimi, alcuni dei quali minorenni, ad arrivare a commettere atti così violenti nei confronti dei propri coetanei. Giovani sempre più sbandati, senza punti di riferimento se non un display di un cellulare, famiglie troppo spesso assenti o poco attenti a quella che è la vita dei propri figli. Spesso, i giovani, oggigiorno, non hanno reale stima da parte degli adulti. Si preferisce considerarli negativamente, come meccanismo di difesa psicologica, per non sentire il peso delle tante denunce che gli adolescenti, spesso giustamente, lanciano sugli adulti. Il senso di colpa degli adulti, che deriva dall’aver contraddetto nei fatti i valori, pur formalmente condivisi con le giovani generazioni, è spesso contrastato svilendo, sminuendo ed emarginando i giovani, enfatizzando i loro comportamenti devianti.
Riassumendo
La politica certo deve fare la propria parte e cominciare a pensare di più ai ragazzi, cercando di creare punti di aggregazione che non siano solo vie dove spesso e volentieri certi locali vendono bevande alcoliche senza limiti anche a minorenni aumentando il rischio di un malessere già di per sé presente, e qui sicuramente un aumento dei controlli sarebbe fondamentale.
È necessario ed urgente mettere in campo tutte quelle strategie necessarie per aiutare i giovani, ascoltare le loro denunce, tutto ciò è possibile unendo le forze e facendo sì che i quattro pilastri fondamentali Famiglia – Scuola – Politica e Società Civile, insieme, possano contribuire per raggiungere un unico obbiettivo: aiutare i giovani con progetti, eventi, formazioni a sentirsi meno soli e soprattutto protagonisti del loro futuro.
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Ferdinando Tripodi
Presidente Ass. Diritti&Legalita’