DA REDAZIONE
Barbara Scaramucci da ARTICOLO VENTUNO –
Donald Trump annuncia sanzioni contro la Corte Penale Internazionale, la presidente della Commissione Europea Von Der Layen – non propriamente una estremista di sinistra – insieme a 79 paesi appoggia l’operato della Corte ricordando che l’Europa difenderà sempre la giustizia e il diritto internazionale, ma l’Italia non firma questo documento. E ovviamente non lo firma il premier ugherese Orban.
Una nuova vergogna assoluta del governo di Giorgia Meloni, che ancora troppi continuano a sostenere che può avere un importante ruolo in Europa.
Un paese fondatore dell’Unione Europea vota contro la stessa Europa e si genuflette ad un presidente americano che sta smantellando il concetto stesso di stato di diritto. I 79 firmatari rappresentano i due terzi dei 125 Paesi che hanno ratificato lo Statuto di Roma che ha istituito la Corte Penale Internazionale.
Nel documento i Paesi sostengono che le sanzioni decise dagli Stati Uniti nei confronti dell’organismo internazionale, che a novembre aveva emesso un ordine di cattura verso il premier israeliano Netanyahu e i leader di Hamas per crimini di guerra, «comprometterebbero in modo grave tutti i casi attualmente sotto inchiesta, perché la Corte potrebbe doversi trovare costretta a chiudere i suoi uffici sul campo». Il rischio, aggiungono i firmatari, è anche quello di «erodere lo stato di diritto internazionale».
L’Onu si schiera compatto contro il presidente degli Stati Uniti, ma l’Italia si sfila e non aderisce all’appello unitario. Questo significa che il nostro Paese è complice di chi imporrà sanzioni a persone che dedicano la loro vita per salvaguardare altri esseri umani da atrocità, ingiustizie, persecuzioni, guerre. Ma tutto questo non vale per una presidente del consiglio che da giorni sfugge dalle sue responsabilità per la vicenda Almasri, ma che vuole vendicarsi di un organismo internazionale solo perché ha fatto il suo lavoro nei confronti di un pericoloso criminale.
A pochi giorni dal poderoso discorso tenuto dal presidente Mattarella a Marsiglia, applaudito dai leader europei e giudicato come uno dei più significativi in difesa dei valori democratici dell’Europa, il governo Meloni, che si autoproclama sovranista e nazionalista, si rivela per quello che è realmente, un governo di camerieri al servizio del peggior presidente degli Stati Uniti. E nei fatti, che contano ben più delle parole, un governo anti europeo.
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Articolo di Barbara Scaramucci da
7 Febbraio 2025