DI LEONARDO CECCHI
Condoni (vecchi), nuove rottamazioni
Dunque, anche oggi abbiamo Durigon e Salvini che martellano, ossessivamente, per ottenere nuove rottamazioni e condoni fiscali, strumentalizzando – in questo – le persone che hanno fatto cessione del quinto per pagare i debiti con lo Stato e riconoscendone una fragilità intrinseca (parole di Durigon: “hanno fatto la cessione del quinto per poter rispondere ai propri debiti ed è quindi evidente che parliamo di persone in grande difficoltà!”).
La mano destra non sa cosa fa quella sinistra, ma è sempre propaganda
Nello stesso, identico, preciso momento, abbiamo però altri due leghisti, Garavaglia e Borghi, che – stando ben attenti a non dare nell’occhio – provano a punire quelle stesse persone fragili che i loro colleghi di partito usano come scusa per far passare nuovi condoni, chiedendo che vengano loro negati rimborsi in caso riuscissero ad estinguere prima il debito con cessione del quinto.
Questi sono politicamente spietati.
Sono lupi tra agnelli e non guardano in faccia a nessuno. Sono organizzati, scientifici nelle loro operazioni e questa vicenda lo dimostra. Perché se usi una persona indebitata o sovraindebitata per giustificare condoni e rottamazioni fiscali e poi, senza farti vedere, provi però a farla spremerle dalle banche, scrupoli non ne hai ma in compenso hai il pelo sullo stomaco di un bue muschiato.
Individui pericolosi, davvero ogni volta si rimane stupiti.
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Leonardo Cecchi