DI PAOLO DI MIZIO
Euractiv è un sito d’informazione edito e pagato dall’UE, mai imparziale, sempre al guinzaglio e portavoce dei desiderata dei vertici europei. Ebbene, perfino Euractiv riconosce il totale fallimento dell’Europa e schiuma rabbia. Traduco l’articolo di Matthew Karnitschnig intitolato “L’umiliazione dell’Europa” (a seguire trovate la versione originale in inglese).
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Adesso è ufficiale. Nonostante tutto il blaterare negli ultimi anni su “autonomia strategica” e un “Comitato geopolitico”, abbiamo scoperto questa settimana quanto sia piccola l’Europa sul palcoscenico internazionale.
Questo è chiaro osservando a chi Donald Trump non ha telefonato: Ursula von der Leyen, Emmanuel Macron e Olaf Sholz. E, che diavolo!, non ha chiamato neppure Giorgia Meloni, l’unica leader europea che si presume a lui piaccia.
Il motivo è chiaro: non ne ha alcun bisogno.
Trump può chiudere un accordo con Putin sull’Ucraina, con o senza l’Europa. Tutto ciò che vuole dagli europei è che mandino una forza di peacekeeping e la paghino di tasca loro, cosa che inevitabilmente gli europei faranno. Quindi, perché perdere tempo a discuterne?
Non c’è nulla di nuovo nella dipendenza dell’Europa dall’ombrello militare americano. È stato sempre così (almeno nella gran parte delle nostre vite). Tuttavia mai prima d’ora l’Europa si era lasciata portare al guinzaglio da un’amministrazione americana e mettere in mostra come una apprezzata prostituta.
E attenti a non fare errori: questo è esattamente ciò che è successo durante la straordinaria apparizione, mercoledì, del Segretario alla Difesa Pete Hegseth al quartier generale della NATO.
Nello spazio di pochi minuti Hegseth ha tolto all’Europa ogni residua speranza di poter avere un ruolo nella discussione sulla futura Ucraina.
Per riassumere: nessun ritorno dell’Ucraina ai confini pre-2014, nessun ingresso dell’Ucraina nella NATO e nessuna protezione NATO per i peace-keepers.
I negoziati di pace cominceranno “immediatamente”, secondo Trump. Mentre l’Ucraina sarà probabilmente invitata, è probabile che l’Europa non sarà in alcun luogo.
L’Ucraina sarà gettata nel fiume e l’Europa sarà seduta sulla riva a guardare.
Si è tentati di dire che l’Europa dovrebbe ora “pensare alle opzioni a sua disposizione”. Ma la triste realtà è che non ha opzioni. E tutti, a partire da Trump e dalla sua cricca, lo sanno.
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ORIGINALE IN INGLESE:
It’s now official. For all the blather of recent years about ‘strategic autonomy’ and a ‘Geopolitical Commission’, we discovered this week just how small Europe really is on the world stage.
That’s clear by looking at whom Donald Trump didn’t call this week: Ursula von der Leyen, Emmanuel Macron and Olaf Scholz. Hell, he didn’t even call Giorgia Meloni – the one major European leader he supposedly likes.
The reason is clear: he doesn’t have to. Trump can cut deals with Vladimir Putin over Ukraine, with or without the rest of Europe. All he wants from the Europeans is that they send and pay for peacekeepers, which they will inevitably do. So why even bother discussing it?
There’s nothing new about Europe’s dependence on America’s security umbrella. It was ever thus (at least in most of our lifetimes). Yet never before has Europe allowed itself to be put on a leash by an American administration and paraded around like a prized bitch.
And make no mistake, that’s exactly what happened during the extraordinary appearance at NATO headquarters on Wednesday of US Secretary of State Pete Hegseth (who knows a thing or two about meting out abuse).
In the space of a few minutes, Hegseth disabused Europe of any remaining hope it might have had about playing a role in the discussion over the future of Ukraine.
To sum up: no pre-2014 borders for Ukraine, no NATO membership and no NATO protection for any peacekeepers.
Peace talks will begin “immediately,” according to Donald Trump. While Ukraine will probably be invited, Europe is likely to be nowhere to be seen.
Ukraine will be sold down the river and Europe can sit on the banks and watch.
It’s tempting to say that Europe should ‘think about its options’.
But the sad reality is that it has none. And everyone, especially Trump and his henchmen, knows it.
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Paolo Di Mizio