DI GIANCARLO SELMI
Difesa a prescindere?
Quindi per alcuni, secondo uno strano e pericoloso assioma e secondo un equivoco senso di difesa di una istituzione nazionale, dovremmo difendere Mattarella a prescindere, anche quando dice assurdità? Anche quando offende 27 milioni di morti? La risposta dei russi è stata dura, ma…
Le parole sono macigni
E sono macigni molto pericolosi. Paragonare al nazismo una nazione che, per contrastarlo, si dissanguò e, con sacrifici enormi in termini di vite umane e di risorse, diede una mano decisiva per l’annientamento di quella ideologia e di quella forma di stato, le più perverse e terribili della storia dell’umanità, è un errore gravissimo che un Presidente non avrebbe dovuto commettere. Soprattutto dopo avere udito improbabili paragoni del Battaglione Azov con la resistenza, senza dire bah. Battaglione Azov che, e non è un caso isolato in Ucraina, proprio al Terzo Reich, a Bandera e al nazismo si ispiravano e continuano a ispirarsi. Mattarella è riuscito, con la sua improvvida uscita, a creare un senso di solidarietà con i russi. E non era facile.
Doverosa e rispettosa osservazione
Peccato che le stesse attenzione ed energia il nostro amato Presidente non le metta nelle cose di casa nostra. Si sarebbe accorto forse, di tante tante cose. Del “criminale” rivolto dalla Meloni a Giuseppe Conte, per esempio. O di tante leggi che meriterebbero una qualche forma di resistenza o di dubbio, prima della firma.
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Giancarlo Selmi