Europa irrilevante nel nuovo (dis)ordine mondiale

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Barbara Scaramucci da ARTICOLO VENTUNO –

Adesso che si è concluso il torpore collettivo generato dal festival di Sanremo (uno dei peggiori dell’ultimo decennio, parere personale) per chi crede ancora nella possibilità di vivere in paesi democratici e direi civili è tempo di impegno “pancia a terra” per salvare il salvabile.

L’Europa è tagliata fuori dalla trattativa russo-americana per l’Ucraina. Il tutto dopo tre anni di forniture di armi, sanzioni (inutili) alla Russia, restrizioni di approvvigionamento energetico, impoverimento, inflazione e infine trionfo dei partiti di estrema destra. Una destra antidemocratica e retrograda, anche se si ha anche paura a dirlo. Italia inclusa.

Ce lo siamo meritato? Si. 

Ci siamo messi fuori gioco molti anni fa e ora non è facile rientrare in partita. E soprattutto ci siamo messi fuori gioco negli ultimi tre anni, non comprendendo che appiattirsi soltanto sulle posizioni americane – di Biden in quel caso- non ci avrebbe giovato. Siamo, eravamo, l’Europa. Invece che sbraitare “avanti fino alla vittoria di Kiev”, pur fornendo le armi, dovevamo da subito, cioè dalle prime settimane dopo l’invasione, presentarci al mondo e a Putin come i negoziatori. Putin era debole allora, non riusciva a prendere Kiev e si stata spostando nel solo DonbassDovevamo essere noi a metterci in gioco, l’Europa che si sentiva minacciata ma poteva garantire un a pace giusta e, allora, un arretramento della Russia. Invece l’Europa ha lasciato il gioco alla Turchia di Erdogan, ai sultani arabi, e per quello che ha potuto al Vaticano, che ha ottenuto risultati per i bambini ucraini e per lo scambio di prigionieri.

Dov’era l’Europa? Sollecitava liste “di proscrizione” per chiunque usasse il termine pace, non dimentichiamo l’elenco dei putiniani d’Italia sul più venduto quotidiano italiano, non dimentichiamo gli insulti alla marci a della pace, a Flavio Lotti, anche ad Articolo21, a chiunque, insomma, ponesse almeno un dubbio, una domanda, una riflessione. Armi armi e solo armi.

La destra nazionalista e tecnocratica finora guidata da Trump e Musck non aspettava altro. E dunque adesso, incredibilmente, l’Unione Europea non si siederà neppure al tavolo delle trattative dove Trump e Putin , da sempre simili e speculari, vogliono spartirsi l’Ucraina e, cominciamo a chiedercelo, forse anche una buona fetta di Europa.

Il nuovo ordine mondiale che con  ogni probabilità ci aspetta non prevede un ruolo per l’Europa, prevede il vassallaggio, evocato dal presidente Mattarella. Dobbiamo cominciare ad essere preparati ad altri scenari piuttosto apocalittici.

Esistono vie d’uscita? La politica potrebbe trovarne, se fosse fatta da persone di buona volontà. Quindi l’Europa dovrebbe diventare nei fatti e non nelle sigle una vera unione.

E’ ormai chiaro che con il ritorno di Trump alla Casa Bianca – e stavolta senza freni inibitori – la questione dell’assetto istituzionale e politico dell’Unione è sempre più stridente e urgente. Intanto i Ventisette hanno deciso di allargarsi fino al Mar Nero. Sui tavoli delle burocrazie europee ci sono le procedure di adesione di ben dieci PaesiMa adesso con quale credibilità l’Unione che spende per la difesa quanto la Cina ma senza un esercito comune, l’Unione che deve decidere solo all’unanimità,  l’Unione degli egoismi e non degli altruismi, può pensare di contare qualcosa nel mondo di domani senza cambiare i suoi meccanismi di funzionamento? Non conterà, i dazi, come ha spiegato il governatore della banca d’Italia, colpiranno soprattutto Germania e Italia, l’irrilevanza europea sarà palese e indebolirà tutti, maggioranze e opposizioni.

Pur sapendo che ce lo siamo meritato è solo auspicabile che una unità si trovi e dalla minaccia più grave dalla sua esistenza l’Europa tragga la forza di reagire e rialzare la testa, unita. Una Europa comunità e non solo Europa mercato, che secondo i fondatori, doveva soltanto caratterizzare il primo periodo, per agevolare il passaggio verso il vero obiettivo, l’Europa dei cittadini.

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Articolo di Barbara Scaramucci da

16 Febbraio 2025