DI NICOLA FRATOIANNI
A Monaco il Vicepresidente americano Vance ha voluto dare lezione di libertà all’Europa.
Una assurdità totale.
Un esponente di quella tecno-oligarchia che influenza da anni sogni e incubi di mezzo mondo, che usa i social network per decidere cosa le persone possono leggere e cosa no (e anche cosa compreranno e cosa no), che accusa l’Europa di mancanza di libertà! E quale sarebbe la colpa dell’Europa? Quella di voler proteggere le persone comuni limitando lo strapotere delle grandi aziende tecnologiche.
Il pugno di miliardari che le possiede infatti non vuole avere ostacoli: vogliono poterci catalogare sulla base delle informazioni che raccolgono entrando nelle nostre conversazioni private, nelle nostre telefonate, anche ascoltando quel che diciamo fra le mura domestiche, grazie ai microfoni degli smartphone. Catalogarci per poi venderci, guadagnando miliardi, a chi ci martellerà con le pubblicità personalizzate di quell’oggetto di cui abbiamo appena parlato.
Ma soprattutto per poter condizionare le nostre opinioni politiche.
Come? Bombardandoci di notizie false personalizzate, facendoci conversare nei commenti con eserciti di account fake che si fingono persone che in realtà non esistono, invadendo il web e i social con contenuti che sono armi di distrazione di massa affinché non si parli di problemi veri Un esempio? Insistono con il pericolo dei migranti per nascondere il problema degli stipendi che vogliono bassi per far lievitare i profitti dei super-ricchi. Dobbiamo resistere a questi signori. Una strada l’ha indicata il presidente spagnolo Sanchez: mettere dei limiti ai software, investire su tecnologie europee, pubbliche e democratiche, proteggere la libertà e la verità del dibattito pubblico.
Come sta rispondendo invece Von der Layen?
Con nuove spese militari che arricchiscono le imprese americane e nuovi favori alle Big Tech, come il ritiro della direttiva sulla responsabilità giuridica dei proprietari dei sistemi di intelligenza artificiale.
È il momento di svegliarsi. Non siamo burattini, non ci faremo mai trattare come prede o come merci per far soldi.
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Nicola Fratoianni
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