DI LUCA BAGATIN
Un gestionale insolito, tradotto anche in italiano e in accesso anticipato, “Ale Abbey”, sviluppato da Hammer & Ravens (https://www.hammerandravens.com) e edito da Shiro Unlimited (https://shiro-unlimited.com).
Ci troveremo, infatti, a costruire e ampliare un monastero medievale, che sopravvive grazie alla fermentazione e alla vendita di ottime birre, sotto la supervisione del Vescovo.
Le potenzialità del gioco, sono moltissime, vista anche l’ampia libertà lasciata al giocatore, il quale avrà la possibilità di creare le ricette della sua birra perfetta, scegliendone il nome, gli ingredienti adatti e l’attrezzatura per poterla produrre, mixando fra venti stili europei differenti.
L’obiettivo è quello di ottenere una birra di qualità, in modo da renderla popolare nei mercati dei villaggi limitrofi e arricchendo, attraverso la vendita della stessa, il nostro monastero, rendendo quindi felici suore, abati e frati.
Le suore, gli abati e i frati, saranno infatti la chiave per il successo, visto che saranno loro a preparare le birre in qualità di “fermentini”.
Ciascuno con caratteristiche differenti, i religiosi del monastero andranno nutriti, dovranno riposare, potranno ricercare, nella biblioteca, stili di birra differenti e nel laboratorio potranno ricercare nuove tecnologie e attrezzature. E non sarebbe male se fosse fornita loro un po’ di birra per rifocillarli (ma senza ubriacarli troppo, altrimenti potrebbero non essere più così efficienti!). Ricordandoci anche sempre di tenere pulito il monastero e di abbellirlo con candelabri, vasi di fiori, dipinti e altro ancora, in modo da tenere alto il morale dei religiosi.
Un morale alto permetterà loro di essere più felici, efficienti e produttivi. E eviterà anche le la birra possa rischiare di infettarsi perché qualcosa è andato storto!
Costruiamo, quindi, dormitori, refettori, biblioteche, laboratori di studio, birrifici per produrre la birra e cantine per conservarla e farla maturare.
Oltre a ciò sarà opportuno soddisfare i feudatari, fare attenzione ai briganti e allearsi con le altre abbazie.
Nel caso in cui poi le casse del monastero fossero vuote, possiamo chiedere sempre un prestito al convento di…., ovviamente senza interessi!
Ma, se non ripagheremo il debito… potremmo trovarci costretti a chiudere definitivamente il nostro monastero e la partita avrà fine.
“Ale Abbey” si presenta come un gestionale originale, in pixel art e in 2D, colorato, rilassante e divertente. Con la possibilità di acquistare ingredienti dal mercante e di gestire l’economia del monastero, con un occhio sempre attento alle richieste del nostro Vescovo.
Essendo in accesso anticipato, le aspettative e potenzialità di crescita del gioco sono molto alte.
Il comparto sonoro è tipicamente medievale, l’ironia dei personaggi non manca e l’alternarsi fra giorno e notte e delle stagioni, dà quel simpatico tocco di realismo in più che non guasta affatto. La traduzione in italiano, poi, lo rende ancora più godibile.
Per poter essere giocato è necessario un pc con sistema operativo Windows 10 o 11, con minimo 1 GB di RAM; una scheda video di fascia media e 1 GB di spazio libero su disco fisso.
E’ acquistabile su Steam a questo link: https://store.steampowered.com/app/2789460/Ale_Abbey/
Luca Bagatin