DA REDAZIONE
Dalla Redazione on-line del giornale LA NOTIZIA –
Il sottosegretario Andrea Delmastro condannato a otto mesi per il caso Cospito. Ma lui tira dritto: “Non mi dimetto”.
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Delmastro condannato a 8 mesi ma non si dimette
Nonostante la condanna, il sottosegretario ha immediatamente fatto sapere che non ha alcuna intenzione di dimettersi: “Spero ci sia un giudice a Berlino ma non mi dimetto”, ha commentato subito dopo la sentenza l’esponente di Fratelli d’Italia. Sulla condanna è intervenuto il parlamentare di Avs, Nicola Fratoianni, che ha ricordato come questa mattina RaiNews24 avesse scritto di assoluzione per il sottosegretario quando invece era arrivata solamente la richiesta del PM di archiviazione. Fratoianni commenta: “In attesa che il sottosegretario Delmastro si dimetta dal suo incarico dopo la condanna a 8 mesi, il gesto delle dimissioni lo può fare il direttore di RaiNews dopo il titolo di oggi”.
La richiesta di dimissioni per Delmastro arriva anche dal Pd
Con i quattro parlamentari che sono parte civile nel procedimento: “La condanna del sottosegretario Delmastro conferma in sede penale, dove siamo stati ammessi come parte civile, le valutazioni politiche già espresse nei confronti di un esponente di spicco del partito di Giorgia Meloni che, evidentemente, si è reso parte attiva di comportamenti gravi e lesivi dell’onorabilità del ruolo ricoperto, utilizzando informazioni riservate per colpire gli avversari politici. Si tratta di un duro colpo per l’ex avvocato di fiducia della Premier Meloni e responsabile giustizia del suo partito, prima di andare a ricoprire l’attuale incarico a via Arenula che sta svolgendo in maniera poco onorevole e poco disciplinata. È evidente che tra le conseguenze del lesivo comportamento di Delmastro ci sia stato anche un grave danno per i sottoscritti, accostati in maniera impropria e calunniosa ai mafiosi da parte di chi, il coordinatore del partito della Meloni, Donzelli, ha ricevuto informazioni riservate per poterle usare come una clava contro esponenti dell’opposizione”.
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Dal giornale
20 Febbraio 2025