DI MICHELE PIRAS
Persino Bardella, che pure è del Front National di Le Pen, ha preso i piedi ed è andato via, reputando inopportuna la sua permanenza in mezzo a gente che ormai in ogni occasione ostenta il cosiddetto saluto romano.
Dopo Musk ora Steve Bannon.
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Un’accolita di oligarchi neofascisti alla corte di Donald Trump, in mezzo ai quali ci sono i “nostri”, dai leghisti ai fratelli d’Italia in buona compagnia di AfD e di tutto il peggio del sovranismo terracqueo.
Stanno lì in adorazione, nonostante questi palesemente disprezzino l’Europa e palesemente coltivino sogni suprematisti, dei bianchi su tutti gli altri, degli Stati Uniti sul resto del Mondo.
Stanno lì e minimizzano. Prima l’uomo di Tesla, a cui era partito il braccio per caso. Ora questo, che sarebbe stato equivocato.
Lì col cappello in mano, a negare le evidenze e nella speranza di raccogliere gli avanzi.
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Michele Piras