Santanché, “suffragetta” del tacco 12 e delle borse taroccate, resta ministra senza dignità

DI CLAUDIA SABA

 

“Voi non combattete la povertà ma la ricchezza”, ha detto Santanchè nel corso del suo intervento di ieri alla Camera.
Dopo un discorso senza senso improntato solo alla difesa di sé stessa, dai tacchi a spillo alla collezione di borse, il peggior governo che l’Italia abbia mai avuto fino ad oggi ha votato “no” alla mozione di sfiducia contro la Santanchè.
.
.
Il tacco 12 cara signora non fa di lei una donna libera, e la collezione di borse come tutte le attività da lei svolte non fanno di lei una brava imprenditrice.
I reati da lei commessi raccontano la storia di una persona senza morale.
E noi non combattiamo la ricchezza ma le persone come lei che non hanno rispetto della povertà altrui.
Lei, con una sola frase, offende chi suda per guadagnarsi da vivere ma soprattutto offende le donne, quelle vere, che non odiano affatto la ricchezza ma chi quella ricchezza la vuole solo per sé e che per ottenerla è disposta a tutto, persino a rinnegare se stessa.
No, signora ministra, le nostre battaglie non sono contro la ricchezza ma contro le persone come lei, avide e senza dignità.
Mi vergogno di avere come ministro una donna come lei.
Una vera donna con accuse così gravi a suo carico, sarebbe andata a casa da un pezzo.
.
Claudia Saba