No alla pulizia etnica

DI MICHELE PIRAS

 

No alla pulizia etnica.
È questo il messaggio fondamentale dell’appello di decine di intellettuali ebrei italiani, che denunciano i piani di Trump su Gaza, il massacro dei palestinesi nella Striscia, il nuovo assalto alla Cisgiordania, la deriva nazionalista di Israele.
Una posizione espressa con toni fermi e pacati, che rompe l’immaginario collettivo, costruito ad arte qui in Occidente, di una comunità ebraica automaticamente e acriticamente schierata con Israele, sostanzialmente insensibile ai diritti umani e a quelli del popolo palestinese.
E giù insulti e accuse pesantissime, perché Israele difenderebbe i valori dell’Occidente.
Resta solo da spiegare al Mondo come siano conciliabili – dalla fine della seconda guerra mondiale in poi – i “valori occidentali” con la pulizia etnica, l’apartheid, il suprematismo, la negazione dello Stato di diritto, e le leggi che discriminano le persone sulla base della loro religione.
Quando ci verrà data una spiegazione logica forse accetteremo anche noi di linciare Gad Lerner e gli altri per il loro libero pensiero.
Del resto impedire agli altri di parlare non è forse il sale della democrazia?
Solidarietà agli uomini e alle donne di pace.
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Michele Piras