La paura del “dopo di noi”…

DI GIANCARLO SELMI

Giancarlo Selmi

 

Ho letto da qualche parte che Milei, il pagliaccio argentino, quello della motosega e di milioni di persone alla fame, amico fraterno della signora Meloni, ha deciso di togliere tutte le facilitazioni e i contributi destinati ai disabili.
Ho letto che è deciso a fare tornare indietro il tempo e reintrodurre le discriminazioni che pensavamo tutti fossero state superate dalla civilizzazione del mondo. In Italia Meloni ha già cominciato a fare la prima parte del lavoro, azzerando i fondi per le non autosufficienze.
Nel mio libro, che spero farò stampare a fine maggio, nel caso dominassi la mia proverbiale pigrizia, c’è una parte in cui cerco di descrivere ciò che passa per la mente di un padre, quando apprende la devastante notizia che suo figlio non sarà come gli altri bambini. Non sarà come gli altri ragazzi. Non sarà come gli altri uomini
Ecco, aggiungerò alle paure che ho espresso, alla tremenda paura del “dopo di noi”, quando Giulio si troverà solo.
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Un’altra terrificante angoscia: quella di lasciarlo, solo e indifeso, nel mondo di Meloni, Milei, Trump, Netanyahu, Musk.
Credetemi, darei la vita adesso stesso se qualcuno, in cambio, mi garantisse che non sarà così. Il libro servirà, un poco, anche a questo, a non farmi mollare.
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Giancarlo Selmi