Facciamo chiarezza

DI LEONARDO CECCHI

LEONARDO CECCHI

 

Da due giorni, Salvini e fedelissimi stanno non solo smentendo chi dice che i dazi metteranno in ginocchio l’Italia ed il Nord, ma addirittura insultando chi sostiene questa tesi.

Vediamo chi ha ragione con qualche numeretto, come quelli che piace snocciolare al Ministro, in riferimento al lombardo-veneto, bacino elettorale leghista. Numeretti di Assolombarda, Unioncamere Veneto e altre realtà certo non etichettabili come “comuniste”.

Il Nord-Est (Veneto e Friuli) registra quasi un 11% sul totale delle esportazioni verso gli USA, per un valore di circa 10 miliardi di euro. Sono 8.800 le aziende coinvolte nel mercato statunitense, di cui 3300 dipendono per il 50% del loro portfolio dall’America.
– In Lombardia, cuore produttivo d’Italia, siamo all’8,7% dell’export per 14,2 miliardi. Ma per meccanica ed elettronica, farmaceutica e moda parliamo rispettivamente del 32,4%, 17% e 14,6% dell’export totale, cifre importanti.
Nel complesso, parliamo di centinaia di migliaia di lavoratori, solo del lombardo-veneto, direttamente esposti alle dinamiche commerciali con gli USA.
Con dazi al 25%, siamo a contrazioni di affari per miliardi solo in questa zona. Quindi licenziamenti, chiusure per le imprese maggiormente esposte ma anche probabile dinamica inflattiva. Perché quando l’azienda X registrerà perdite causa dazi, o troverà altri sbocchi o dovrà recuperare le suddette perdite aumentando i prezzi.
Sarà un disastro. Lo sanno bene i leghisti e lo sanno bene gli imprenditori.
Ma la Lega ha capito anche un’altra cosa: che sono all’ultimo giro di boa. Quindi stanno sganciando un pezzo di elettorato, quello imprenditoriale del Nord, nella speranza di accattarsi i voti di lavoratori ignari, per lo sprint finale.
Vedrete, andrà così.
.
Leonardo Cecchi