DI PIERO GURRIERI
L’Otto marzo non è una festa, né una concessione che qualcuno può dare a qualcuna, ma è FORZA, CORAGGIO e DIGNITÀ e la storia di FRANCA lo dimostra.
Franca Viola, donna straordinaria e coraggiosa, con il suo “NO” a un uomo ha sovvertito secoli di inciviltà e cambiato anche il diritto.
Santo Stefano del 1965 ad Alcamo, Sicilia.
Franca aveva appena 17 anni, era a casa con la mamma e il fratellino. Fino quando Filippo Melodia, mafioso e suo ex, irruppe con altri 13.
Presero a pugni e calci Franca e sua madre, rapirono lei insieme al piccolo.
Franca su calpestata, umiliata, legata e ripetutamente violentata, per giorni.
Quando il 2 gennaio fu liberata dalla polizia, quel mafioso sorrise. Cadrà ogni accusa, si disse, perché lei mi sposerà. Perché nessuna donna può rifiutare – pensò – un “matrimonio riparatore” tantomeno dopo aver perduto l’onore.
Invece l’onore lo aveva perso lui.
Franca disse di no e fu la prima.
“Io non sono proprietà di nessuno” gridò e queste sue parole passarono alla storia.
A testa altissima, uscì per strada, si presentò al processo, si innamorò di un altro e lo sposò.
Quell’uomo di carta che pretendeva di esserne il padrone, fu condannato a 11 anni a rinchiuso.
Quando le chiesero il perché della sua scelta, Donna Franca rispose: “Nessuno può costringermi ad amare una persona che non amo, e che non rispetto, e l”onore lo perde chi fa certe cose, e non chi le subisce”.
Franca ha 77 anni, continua a camminare a testa altissima.
Forse, nemmeno si rende conto pienamente di quanto con quel suo “no” abbia cambiato la storia di questo Paese.
Semplicemente, il mio buongiorno, allora. a tutte le Donne.
E buona FORZA
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