Hanno finito i giudici, ormai sono tutte “toghe rosse”

DI GIANCARLO SELMI

Giancarlo Selmi

 

Il livello di questa destra eversiva è comparabile a quello dei tifosi che inondano i social di recriminazioni sul rigore dato contro la loro squadra, definito scandaloso, reputando giusto lo stesso identico rigore dato alla loro squadra o contro una squadra avversaria. Con una sola ma decisiva differenza: gli uni sono tifosi senza cervello, gli altri governano un Paese come l’Italia.
Hanno finito i giudici, ormai sono tutte “toghe rosse”.
Prima lo furono quelli dei tribunali, poi quelli delle Corti di Appello, i PM, poi i collegi giudicanti, adesso è il turno della Cassazione. Dopo di questa toccherà al Padreterno.
Per diventare “toga rossa” non è necessario avere un curriculum, basta e basterà chiedere una condanna, decidere qualcosa o scrivere una sentenza contro di loro e i loro amici.
La logica è la stessa del tifoso.
Ieri hanno insultato la Cassazione. La risposta breve e bellissima è arrivata dalla prima Presidente della Corte di Cassazione in persona, Margherita Cassano:
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“Le decisioni della Corte di Cassazione, al pari di quelle degli altri giudici, possono essere oggetto di critica. Sono, invece, inaccettabili gli insulti che mettono in discussione la divisione dei poteri su cui si fonda lo Stato di diritto”.
Game, set, incontro
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Giancarlo Selmi