DI FERDINANDO TRIPODI
Oggi, 8 marzo, si celebra la Giornata internazionale dei diritti della donna.
L’uguaglianza tra donne e uomini è un diritto fondamentale riconosciuto dal Trattato di Roma del 1957 e dalla Carta dei diritti fondamentali, nonché un principio chiave del Pilastro europeo dei diritti sociali.
Sebbene l’Unione europea sia un leader mondiale nella parità di genere, nessuno Stato membro ha ancora raggiunto la piena uguaglianza e i progressi rimangono lenti e insufficienti, sia nell’Unione che a livello globale.
Oggi deve essere il giorno in cui si ricorda ciò che dobbiamo fare quotidianamente per eliminare la sofferenza, la discriminazione, l’ingiustizia, i soprusi verso le donne.
Il giorno in cui la società ricorda a sé stessa che nel campo delle pari opportunità c’è ancora tanto da fare.
Ogni giorno ci sono storie di diritti negati, di violenza, di sopraffazione che vedono la donna soccombere.
Questa ricorrenza deve necessariamente assumere un significato nuovo, diverso, libero da immagini stereotipate condite di fiori e cioccolatini.
Tutti insieme dobbiamo operare per attuare tutto ciò che favorisce pari diritti ed opportunità.
L’8 marzo deve essere un giorno di riflessione perché abbiamo l’obbligo morale di lasciare, a chi verrà dopo di noi, una società migliore e meno classista, meno violenta e prepotente, capace di rispetto dell’altro.
Buon 8 marzo a tutte le Donne.
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Ferdinando Tripodi
APS Diritti e Legalità