DI MARIO PIAZZA
“L’Europa è da tre anni che cerca di indurre la Russia a negoziare e tutti ci auguriamo che sia finalmente disponibile”
E’ proprio sicuro, Presidente? E di preciso in che modo lo avrebbe fatto? Fornendo all’Ucraina armi in grado di colpire Mosca, dipingendo la controparte come un mostro sanguinario da annientare e negando sperticatamente le poche ragioni che Putin potrebbe avere?
E, giusto per capirci, negli anni precedenti ha per caso alzato un dito per spegnere le cause dell’invasione o invece ha soffiato sul fuoco dell’espansione della NATO, bollato come fasulla ogni espressione della volontà popolare che a ciò non fosse conforme, appoggiato ogni sussulto insurrezionalista contro la Russia e ignorato il massacro delle comunità russe nel Dombass?
“Va cercata con convinzione, velocemente, una soluzione di pace che non mortifichi nessuna delle due parti ma che sia giusta perché sia duratura, perché una pace basata sulla prepotenza non durerebbe a lungo”
Che belle parole, Presidente. Potrebbe farci qualche esempio?
Roba moderna tipo il bombardamento di Belgrado e di Tripoli o più antica come quelli di Hanoi o magari di Hiroshima da dove, inopinatamente, Lei ha pronunciato queste parole? Ho scavato nella memoria andando indietro fino alle Termopili ma di paci giuste senza prepotenza e mortificazione dello sconfitto non ne ho trovata neppure una.
Spero non si offenderà per le mie domande, signor Presidente. Perché è quando le domande non ci sono che anche il migliore dei politici sprofonda inevitabilmente nella retorica e nella banalità.
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Mario Piazza