DI GIANCARLO SELMI
Come nasce un partito, non sempre bene…
Così, tanto per dire come va la politica in Italia e a cosa si sono ridotti quelli, come me, che hanno votato le evoluzioni del PCI fino a Renzi e, ancora peggio, quelli che hanno continuato a votarle, vi racconterò cosa accadde dopo “mani pulite” alla vecchia DC. Fu rasa al suolo dopo decenni di incontrastato potere assoluto.
La DC azzerata dal pool
Ma, come sempre, non tutti quelli che frequentarono quel partito e i loro eredi, erano, come si dice a Napoli, “malamente”. Qualcuno si salvava. Vediamo chi sì e chi no.
Si diede vita al Partito Popolare. Raccolse circa l’11% dei consensi, con una legge elettorale, il “mattarellum” a impianto fortemente maggioritario. Quindi una debacle.
I “popolari” litigarono a morte. Si composero due gruppi. Non si fa fatica a distinguere i “malamente”, di brutto malamente, da quelli meno. Da una parte andarono il rampante Mastella, il figlio di Comunione e Liberazione Formigoni, il “filosofo” Buttiglione e, udite udite, Pierferdinando Casini. E dove andarono a parare? A destra. Alla corte di Re Silvio. Non poteva essere diversamente.
Gli altri, capeggiati da una rispettabilissima Rosy Bindi, si rifugiarono a sinistra.
Dopo tanti ricicli e riciclati e da quelle ceneri nasce la nuova “creatura”
Ora, dopo anni di Margherite e riciclaggio di molto “materiale riciclabile”, ci ritroviamo come autorevole esponente del PD, tal Casini. Il gemello del gol di Formigoni. Che si proclama di “centrosinistra” e a me fa venire i crampi allo stomaco. In quattro paragrafi vi ho spiegato il PD.
Povera Schlein.
Nella foto si nota un giovane Fitto.
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Abbiate una buona sera e una splendida e ricca di sogni belli, notte.
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Giancarlo Selmi