DI MARINO BARTOLETTI
Oggi Pino, nel giorno del suo onomastico, compirebbe 70 anni.
Dire che manca è riduttivo: è rimasto e rimarrà per sempre un esemplare unico. Chissà quante poesie, quante “invenzioni”, quanti gioielli in musica ha portato via con sé. Purtroppo ha portato via anche la sua umanità e la sua a volte ruvida dolcezza. Per fortuna ci restano i suoi capolavori.
In uno dei miei libri – “La discesa degli Dei” – ho immaginato che in Paradiso ritrovasse Massimo Troisi.
Provate a “vedere” la scena: mentre la scrivevo mi sono accorto che era facile ridere e commuoversi allo stesso tempo
“… In silenzio! Rimasero entrambi in silenzio.
Pino appoggiato al muro in fondo alla stanza, Massimo sulla porta abbozzando una specie di sorriso.
Pino con le mani fra i capelli, Massimo con le mani che tormentavano il berretto da postino….
L’abbraccio fu inevitabile, prolungato, commosso. Nessuno dei due voleva staccare la testa dalla spalla dell’altro per non mostrare che stava piangendo…”
Auguri Pinotto.
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Marino Bartoletti