Meloni: una figuraccia in Eurovisione, grazie a Benigni

DI MARIO IMBIMBO

 

La Meloni in Eurovisione

Ieri in molti esaltavano la stratega Meloni che spostava l’attenzione dal piano di riarmo europeo alla polemica sul Manifesto di Ventotene. Ma in realtà se stratega fosse la Meloni ieri ha segnato uno dei suoi peggiori autogoal, proprio nella sua “Telemeloni” in Eurovisione.
Difatti la risposta migliore, proprio in Eurovisione, alle assurdità della Meloni sul Manifesto di Ventotene (e viene anche il legittimo dubbio se sapesse del programma), è stato proprio l’elogio di quella famosa utopia fatto da Roberto Benigni proprio in Rai dove evidentemente la censura deve aver fatto cilecca o non si son accorti della coincidenza, dando così al menestrello toscano l’occasione di far goal a porta vuota.

La risposta di Benigni, sempre in Eurovisione

“Mentre intorno c’erano solo rovine, cadaveri e morti, Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni pensarono al nostro futuro con un progetto che insieme era sogno e documento politico. Sono stati eroi della nostra storia, i primi, i pionieri”. E ancora: “Leggendo e discutendo fanno una scoperta: che quella cura miracolosa degli Stati Uniti, cioè una federazione che unisca i popoli, si può applicare anche agli Stati europei: federarsi affinché dopo la Seconda guerra mondiale non ce ne sia una terza. Cominciano a scrivere il manifesto di Ventotene, c’è dentro l’idea di un’Europa federale. Prima era solo un sogno, ora questa idea diventa un progetto politico, un programma che si può realizzare”. E infine: “Il vero punto centrale del Manifesto di Ventotene è chiaro ed attualissimo: superare i nazionalismi, che avevano distrutto un continente, per costruire un’Europa unita. Ho appena pronunciato una parola che ha provocato milioni di morti nella storia: nazionalismo.
Il nazionalismo è guerra, è stato la causa di tutte le guerre europee degli ultimi due secoli. I patrioti amano il mondo, i nazionalisti ne hanno paura. Il loro motto è ‘Abbiate paura’. Paura del diverso, paura dello straniero, paura di chi non è proprio uguale a me. Hanno paura di tutto e la paura è all’origine di quasi tutte le stupidaggini umane”.

Un “gol a porta vuota”, ma sempre un “eurogol”, quello di Benigni

Sbaaaaang!!! Un goal a porta vuota dei più facili da segnare. Altro che stratega. Parliamo forse di uno dei più clamorosi errori di comunicazione mai compiuti dalla Meloni. In Eurovisione per giunta. Una figuraccia che ha avuto eco europea. Altro che stratega. Questa improvvisa. E pure male, molto male!!!
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Mario Imbimbo