Calderoli: sempre contro il meridione

DI LEONARDO CECCHI

LEONARDO CECCHI

 

Io sono in seria difficoltà perché non so neanche da dove iniziare per commentare la follia, ma follia vera, di questo individuo e di tutto il Governo che lo sta appoggiando.
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Ci riprovano ancora

Ricordate che 4 mesi fa la Corte Costituzionale aveva bocciato 3/4 dell’autonomia differenziata, facendola fortunatamente naufragare?
Oggi ci riprovano, ma riuscendo nel mirabolante intento di peggiorarla.
Mentre il mondo va in fiamme, tornano le guerre commerciali che rischiano di mandare sul lastrico milioni di europei e impera un clima da Guerra Fredda, questo brillante, geniale e fine costituzionalista torna a proporre di dare a Regioni grandi quanto un quartiere di Rio de Janeiro la delega – tra le altre – al commercio internazionale. Così mentre Trump mette i dazi, si scatena una guerra commerciale tra continenti, l’Italia si potrà ritrovare con il Molise o la Valle d’Aosta che provano a trattare individualmente con Xi Jinping o Narendra Modi. Poi la scuola, trasporti, protezione civile. Ci manca la possibilità di battere moneta.

A costo zero

Tutto come prima, ma due differenze enormi: il clima odierno che è diventato folle e richiede ancora di più di evitare pagliacciate come queste; il fatto che l’altro grande colpo di genio della riforma sia che oggi è A COSTO ZERO. Avete capito bene: costo zero. C’è proprio scritto: nessun onere aggiuntivo per lo Stato.
Quindi da Roma in giù le Regioni dovranno farsi carico di mille e più servizi senza soldi. In Calabria, dove ci sono medici cubani e manca poco che non arrivi Save the Children.
In Sicilia, dove il debito pubblico supera quello di una non indifferente quota di Paesi africani.
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Questi sono PERICOLOSI. Per l’incompetenza manifesta, evidente e chiara.
Attuare la riforma (in 9 mesi dicono!) significa far implodere un pezzo d’Italia.
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Leonardo Cecchi