Manifestazione spontanea, con “sponsor pubblico”

DI GIANCARLO SELMI

Giancarlo Selmi

 

Sponsor pubblico per manifestazioni “spontanee”

Io, ma è un’opinione che condividono tanti, visto il crollo delle vendite in edicola, non userei Repubblica neppure per pulire i vetri. Dicono che farlo con la carta di giornale sia un metodo molto efficace per farli brillare. La linea editoriale di quel pseudo giornale, in realtà “house organ” di John Elkann e dei suoi interessi, mi inorridisce. Molti di quelli che ci scrivono sopra mi fanno venire le cacarelle. Qualcuno di loro, oltre le cacarelle, mi fa sclerare di brutto e mi fa venire il disprezzo andante.

Se fossi romano

Se fossi romano e leggessi la tabella pubblicata oggi dal Fatto Quotidiano e che vi ripropongo sotto, mi incazzerei di brutto. È un brutto capitolo riguardante l’utilizzo di denaro pubblico. Che, in tempi di vacche magre, fa riflettere. Quel denaro poteva essere utilizzato diversamente, invece si è preferito regalarlo, senza un’autorizzazione del consiglio comunale, al giornale di Elkann e alla sua campagna promozionale degli armamenti. Alle disprezzabili tesi di Francesco Merlo e del coro cantante.
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Il peculato è ancora un reato. O no?

E non importa quante posizioni, anche contrapposte, ci fossero in quella piazza, Elkann le sue polluzioni guerrafondaie se le doveva pagare da solo, con i suoi soldi. E fanno rabbrividire i soldi spesi per l’ospitalità, alloggio viaggi e transfert, dei cosiddetti artisti. I quali, evidentemente, hanno parlato dal palco con le spese pagate. Altro che “manifesto di Ventotene”. Viene tutto bene quando “paga Pantalone”. Dovrebbero vergognarsi e i responsabili essere indagati.
Noi andremo a manifestare le nostre ragioni, le ragioni del NO al riarmo e gridare per la pace, senza soldi pubblici e spese per gli “artisti”, il 5 aprile. Saremo in tantissimi, anche se Repubblica, giornaloni al seguito e La7 non lo diranno, non ci dedicheranno la metà dei giornali e ore di trasmissione. Ma ci saremo. Senza che Gualtieri sborsi una lira dei soldi destinati alle buche e alla vita dei romani.
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Giancarlo Selmi
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Foto in copertina da “Affari Italiani”