DI PIERLUIGI FERDINANDO PENNATI
La cosa più curiosa di questa guerra in Ucraina è che in prima linea con l’UE ci sono nazioni che dell’UE non fanno parte.
Per prima, ovviamente, la stessa Ucraina che si dice baluardo dell’Unione senza farne minimamente parte e, checché ne dicano in Commissione Europea, non è nemmeno culturalmente legata ad alcuna tradizione “europea” non condividendone alcun valore storico, mentre, al contrario, l’Ucraina ha moltissimo a che fare con la storia, le tradizioni ed i valori russi, essendovi legata da millenni ed avendo senza ombra di alcun dubbio fatto da culla a moltissimi artisti, letterati e grandi personaggi russi, il cui elenco sarebbe qui troppo lungo, mentre non me ne viene in mente nessuno in qualche modo “europeo” o comunque “occidentale”.
A ben vedere, però, il confine geografico del continente europeo è da sempre coincidente con i monti Urali, quindi, almeno sotto questo aspetto, l’Ucraina fa parte a pieno titolo dell’Europa, purtroppo in questo caso, però, lo sarebbe anche la Russia che per estensione ne occupa ben il 43% con 4.238.000 km2 contro i 5.545.000 del resto degli stati e distanziando proprio l’Ucraina al secondo posto per ben 3.634.000 km2 avendone “solo” 603.000…
Quindi non ci siamo, la Russia è più Europa di tutti noi, l’Ucraina non è mai stata occidentale nella storia ed a guidare i riottosi europei ed europeisti ci si mette, udite, udite: l’Inghilterra!
Già, l’Inghilterra, quella della Brexit, quella che per prima ed unica, almeno per ora, dopo aver fatto parte dell’Unione Europea se ne è andata nemmeno da troppo tenpo alzando la voce e sbattendo la porta dietro di sé per poi porso alle testa dell’Europa Unita sotto il segno della guerra.
Certo, a poco vale ricordare che fino all’altro ieri la Russia era considerata una buona amica che ci forniva materie prime a basso prezzo contribuendo al benessere ed allo sviluppo della maggior parte delle nostre nazioni UE, perché l’aver invaso uno stato non facente parte dell’UE solo perché voleva piazzargli ai confini delle basi NATO è un peccato originale che non può essere perdonato!
Chissà come sarebbe andata a finire se avesse provato ancora a fare come nel 1960 a Cuba… già, ma quell’azione era contro gli USA che sono, o almeno erano fino al gennaio scorso, lo sceriffo del mondo…
Inoltre a nulla valgono anche le parole scritte nella costituzione UE dove, riguardo i rapporti e le relazioni internazionali, si legge che il suo complito è di “contribuire alla pace e alla sicurezza e allo sviluppo sostenibile della Terra” e “contribuire alla solidarietà e al rispetto reciproco tra i popoli, al commercio libero ed equo, all’eliminazione della povertà e alla tutela dei diritti umani”.
Già, perché se dalla parte opposta si trova Belzebù in persona non ci sono regole che tengano, ed anche se l’UE “si fonda sullo Stato di diritto” basta dichiarare una minaccia fantasma ed un piccolo stato di emergenza e… voilà, non serve più chiedere a nessuno e si mobilitano… gli altri, perché i “capi” si guardano bene dall’imbracciare personalmente un fucile in prima linea o dallo sborsare un centesimo, anzi, proprio il nuovo ruolo di comando rende necessario un aumento di stipendio mentre si impoverisce il popolo bue.
No, non è come pensate, non è una dittatura, si chiama (a seconda di dove vi trovate) “legge marziale” oppure “stato di emergenza”, sono entrambi legittimi e temporanei, durando solo fino a quando chi la istituita deciderà il contrario o morirà sotto le bombe o di vecchiaia.
Come, come dite? I cittadini?
I cittadini hanno già dato, hanno votato qualcuno che poi, per delega in bianco, ha votato qualcun altro che a propria volta ha nominato il proprio staff di governo e quindi adesso devono tacere, o almeno devono farlo fino a quando la democrazia non sarà ristabilita quando, come descritto nel paragrafo precedente, terminerà la legge marziale o lo stato di emergenza…
Tutto chiaro, no?
Son tutti europei con le truppe degli altri, ma almeno sono democratici, infatti anche Hitler e Mussolini furono eletti ed oggi molti politici pensano che sia giusto riabilitarli e… perché no, magari anche emularli.
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Pierluigi Ferdinando Pennati