DI CLAUDIA SABA
Il Dantedì, che cade il 25 di marzo, è la Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri.
Ed anche quest’anno il Liceo Scientifico G.B. Grassi di Latina ha voluto dedicare al poeta una giornata densa di spunti e riflessioni.
“In occasione del giorno 25 marzo dedicato a Dante ( Dantedì) noi studenti del Liceo Grassi di Latina, con l’autorizzazione del preside dell’istituto Vincenzo Lifranchi, abbiamo deciso di organizzare uno spettacolo e di dedicare questo giorno alle donne. All’interno dello spettacolo abbiamo infatti inserito la scena di “Pia dei Tolomei”, vittima di violenza da parte di suo marito.
Fu lui ad assassinarla crudelmente, buttandola giù da un palazzo.
Abbiamo collegato questa scena al monologo di Paola Cortellesi sul femminicidio, per dare un messaggio su ciò che accade nella nostra società tutti i giorni”, mi racconta Julia Korenkiewicz che sul palco recita proprio il monologo della nota attrice e regista di “C’è ancora domani”.
Lo spettacolo inizia alle 17 ed ha come scopo quello di unire la recitazione in chiave moderna delle tre cantiche della Divina Commedia a brani musicali a tema.
Il tema conduttore dello spettacolo sarà la donna.
A partire dalla figura di Francesca per arrivare a Pia de’ Tolomei uccisa brutalmente dal marito.
Cinquanta studenti leggeranno ed interpreteranno alcuni scritti ed opere di artisti contemporanei.
Il parallelismo tra autori antichi e contemporanei non è certo casuale.
La violenza di oggi, sia fisica che psicologica, è la stessa di ieri.
Ed ha un nome specifico, “Patriarcato”, poco menzionato ma ben radicato nel sistema culturale e nella vita delle donne.
Incombe su di noi come una spada.
Un sistema che ci divide in buone e cattive a seconda delle decisioni prese.
Il tempo porta a dimenticare, a banalizzare, ma è proprio quel sistema che determina le nostre scelte di libertà.
Le lotte femministe stanno per essere oscurate da una narrazione che non vuole più essere di supporto alle donne.
E’ per questo che di queste tematiche si deve continuare non solo a parlare ma urlare quanto più possibile.
La famiglia è un insieme di equilibri e di verità, di gesti e abitudini.
Ma quando l’equilibrio viene meno e sopraggiunge la menzogna non è facile ricomporlo.
E sono sempre le donne ad essere travolte dai giudizi. A dover raccogliere i cocci di una società individualista e stereotipata.
Anche quando è l’uomo con i suoi comportamenti a mandare tutto all’aria.
Quale luogo migliore per rappresentare la realtà delle donne oggi come ieri?
A scuola, tra i giovani che rappresentano il futuro delle donne e degli uomini di domani.
La prevenzione della violenza inizia da qui.
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Claudia Saba