DI LEONARDO CECCHI
Pare che il DDL sicurezza sia chiaramente incostituzionale in diversi suoi aspetti e che debba quindi ritornare alla Camera (dopo 7 mesi) per essere modificato.
Sembra infatti che vietare la vendita di SIM telefoniche anche a minorenni che sbarcano sulle coste, impedendogli di chiamare le famiglie, potrebbe essere forse considerata una violazione dei diritti umani.
Allo stesso modo, con immenso stupore si apprende che estendere il divieto di manifestare a una lista infinita di grandi opere e prevedere pene di cilena fattura possa, invero, non calzare perfettamente con una Costituzione nata in risposta a vent’anni di dittatura e una guerra mondiale.
Dulcis in fundo, tecnicamente il DDL pare anche essere stato scritto con i piedi.
Meloni – furbissima – ha capito l’antifona e al Colle ha detto sì, lo rivediamo subito.
La Lega – scorrettissima come sempre – fa ostruzionismo perché non vede invece l’ora di farsi bocciare il DDL così da poter attaccare ancora una volta Mattarella.
La vicenda ci conferma tre cose che è sempre bene ripetere:
– il Quirinale – specialmente in questo periodo – è una salvezza;
– ci sono grosse lacune tecniche da parte di chi ci governa;
– la Lega è sempre più un partito incurante di niente all’infuori del proprio interesse elettorale.
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Leonardo Cecchi