Retorica di guerra

DI PAOLO DI MIZIO

 

“I ragazzi del 2006″…

I “giovanissimi ucraini che vanno a immolarsi”“che si sono arruolati come volontari”. Vergognati, Repubblica. Quali volontari?

Questi ragazzi del 2006 sono diciannovenni e non volevano andare in guerra. Sono figli del popolino: sono studenti, operai, muratori, contadini (i rampolli dei ricchi sono all’estero da tre anni). Spesso i padri di questi nuovi arruolati sono già al fronte o sono morti ammazzati da una bomba. La polizia politica di Zelensky sequestra i ragazzi per strada, nei supermercati, nei bar e li arruola a forza: con botte, cazzotti e manette vengono spinti nelle auto senza insegne della polizia e portati via tra i pianti e le grida delle madri e delle sorelle. Senza insegne perché centinaia di auto della polizia sono già state danneggiate o bruciate dal popolo, ormai esausto di questo salasso continuo del suo sangue.

Criminale Zelensky, che rifiutò di firmare la pace nell’aprile 2022, con giornalisti compiacenti che suonano la serenata alla guerra e al sangue degli altri.

Paolo Di Mizio