DA REDAZIONE
Eric Salerno da REMOCONTRO –
Israele accusato di crimini di guerra mentre Netanyahu fa visita a Orban in beffa alla Corte internazionale di giustizia. Dalla ‘Voce di New York’, Eric Salerno: «I giornalisti stranieri non possono entrare nella striscia di Gaza, quelli israeliani solo accompagnati da esponenti del governo israeliano. I loro racconti sono sempre censurati. Ma non c’è bisogno di andare in quel inferno per capire e giudicare».
B’tselem, l’occhio della coscienza ebraica
Da anni c’è un’organizzazione israeliana che segue gli eventi nei territori occupati e che si serve dei racconti degli stessi militari dell’IDF, delle immagini a disposizione di tutti girate dai droni israeliani (oltre a quelle delle stesse vittime del massacro che va avanti dal 7 ottobre 2023). L’orrore dell’attacco di Hamas agli insediamenti israeliani vicino a Gaza è stato più volte denunciato. B’tselem ieri è stata chiara. Ha esaminato gli eventi di pochi giorni:
«Dal 18 marzo, Israele ha ucciso oltre 1.000 palestinesi nella Striscia di Gaza, più di 300 dei quali bambini, in bombardamenti indiscriminati. Da un mese affama la popolazione e blocca qualsiasi ingresso di rifornimenti e aiuti. La farina è finita. Dall’inizio della guerra, Israele ha ucciso più di 1.000 membri delle squadre mediche e di soccorso a Gaza. Recentemente i soldati hanno ucciso 15 medici e operatori sanitari e li hanno seppelliti in tombe comuni…».
Genocidio e pulizia etnica
L’obiettivo finale delle azioni israeliane appare chiaro. «Il capo di stato maggiore Zamir sta progettando di conquistare Gaza, il ministro della difesa Katz sta formando un ufficio per la ‘emigrazione volontaria’ e Netanyahu ha dichiarato che Israele sta conquistando buona parte del territorio di Gaza». «Con il sostegno degli Stati Uniti e la tacita approvazione dell’UE e del resto del mondo, Israele -denunciano questi attivisti israeliani sta effettuando una pulizia etnica nella Striscia di Gaza».
Quel poco di democrazia che rimane
C’è una parte di Israele – purtroppo minoritaria – che si muove per cercare di fermare il genocidio. Ieri tredici esperti legali – professori universitari e magistrati – hanno chiesto al procuratore generale Gali Baharav-Miara e al procuratore militare capo Yifat Tomer-Yerushalmi di aprire un’indagine per sospetti crimini di guerra su uno degli attacchi dell’IDF a Gaza nel mese di marzo.
Netanyahu in beffa al mondo
Nelle stesse ore, il premier israeliano ha nuovamente sfidato la comunità internazionale ed è volato in Ungheria a trovare il suo alleato Orban, il primo leader europeo, finora, che lo ha accolto nonostante il mandato di cattura del Tribunale Internazionale di Giustizia, organismo che fu creato dopo la seconda guerra mondiale proprio per cercare di impedire altri genocidi come quello nazista.
“Netanyahu è sotto processo per numerosi resti, diciamo, comuni legati ai periodi in cui era o è capo di governo. Negli ultimi giorni, sul suo conto, pesano azioni attribuite ad alcuni suoi stretti collaboratori e che potrebbero configurare addirittura il reato di «alto tradimento».”