DI MARIO PIAZZA
Ora lo sanno…
In piazza a Roma ieri c’erano i numeri delle grandi occasioni, militanti, normali cittadini e personaggi illustri per dire no alla guerra.
No alla guerra, no alle menzogne, no alla propaganda bellicista che vuole convincerci a barattare la borsa della spesa con un fucile, il posto di lavoro con una uniforme, le cure mediche con i kit di sopravvivenza, gli autobus e i treni con i carri armati. Ora lo sanno e non potranno non tenerne conto.
“Pacifinti putiniani”
A parte i fallimentari tentativi di ironia tutto il senso della manifestazione è contenuto nei venti minuti del discorso di Marco Travaglio e nelle facce di chi lo ascoltava senza smettere di applaudire, ed io virtualmente tra loro. “Pacifinti putiniani” ci chiamano, potremmo offenderci se a chiamarci così non fosse una schiera di ipocriti, ottusi o prezzolati fate voi, che ripetono ossessivamente il mantra dell’invaso e dell’invasore, come se un po’ più a destra e appena più lontano non ci fosse un altro invasore che invece proteggono e un altro invaso che viene completamente ignorato. Non da 3 anni, da 77.
Ascoltatelo il discorso di Travaglio, voi che siete pronti a combattere fino all’ultimo Ucraino e magari anche oltre, e se alla fine non vi sentirete dei perfetti imbecilli vuol dire che siete senza speranza.
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Mario Piazza