Centomila NO al circo militare di Giorgia Meloni

DI GIOACCHINO MUSUMECI

Gioacchino Musumeci

 

A chi sperava in una manifestazione destinata all’irrilevanza, sarà venuto un coccolone.

Il Movimento di Conte, (ostracizzato avvocatucolo di Volturara Appula, leader “fallimentare e senza visione” perfino secondo alcuni esponenti di spicco del Movimento a matrice grillesca), ha superato le più rosee aspettative e ha portato in piazza almeno centomila persone il cui NO agli strafalcioni del governo Meloni risuona ancora nitido nei cieli della capitale, da lì rimbalza per tutto il Paese.
Altro che Movimento irrilevante… “Ubriacatevi col Maalox!”

Grazie a tutti i partecipanti

Mi corre l’obbligo prima del GRAZIE a tutti coloro la cui partecipazione ha reso memorabile la manifestazione di ieri, esprimere sincere “condoglianze” a Carlo Calenda. Spero che il miserrimo odiatore del Movimento riesca a gestire i propri tarli. Quanta delusione per la mancata cancellazione di centomila italiani.. Ora Calenda giaccia rinchiuso in una camera di deprivazione sensoriale; la bara ove magari rifugiarsi ogni volta che il cinico fato si adopera per mostrare i limiti del leader di Azione.

Parliamo ora di cose serie

Ma lasciamo bollire Calenda nel proprio fiele e parliamo di cose serie.
Indipendentemente da simboli partitici, mediatici, sigle sindacali, associazioni civiche, “Grazie!”. Grazie anche alla sparuta e incerta delegazione del Pd funestato da inguaribile schizofrenia interna. Nel partito democratico rappresentanti di “lobbisti” confondono progressismo con bellicismo e si appaiano ai mendaci che considerano inevitabile la politica di riarmo a spese di capitoli pubblici fondamentali. Spero che la Schlein prenda atto che senza una reale rivoluzione interna – sull’esempio di quella portata da Conte nel Movimento – il suo partito è destinato a marcire nell’indifferenza del popolo. E’ tempo di coraggio, non di maneggio poiché questo è il messaggio inviato dai cittadini ai piani alti e va ammesso, il Movimento di Conte ha dato il La, ora si vibri all’unisono tutti insieme.

Punto di svolta

Ebbene la manifestazione di ieri segna davvero un punto di svolta, ha visto una partecipazione imponente, capace di radunare cittadini, associazioni, sindacati e realtà sociali da tutta Italia. Un successo di popolo che stride con la narrazione secondo cui Giorgia Meloni “fa bene”. D’altra parte da dove arrivano le menzogne reiterate su cui si regge il carrozzone del governo se non dall’imponente apparato propagandistico Rai e Mediaset. Ma nonostante gli artifici messi in atto da un governo di ministri rinviati a giudizio, subdoli fiancheggiatori di corruttori e corrotti, occupatori abusivi, e incapaci irreversibili, nonostante servi mediatici spacciatori di menzogne a disposizione h 24, nella piazza di ieri è esploso il No del Popolo. Mentre qualcuno invocava la “cancellazione” del M5S e una premier sciatta, senza contegno istituzionale, zerbina di potenti, senza argomenti convincenti applaudiva e inveiva contro un forza politica incommensurabilmente superiore, immediatamente dopo Giuseppe Conte parlava da un palco circondato da decine di migliaia di persone, nel cuore di Roma. La manifestazione di ieri ha catalizzato l’attenzione dell’intero paese: partecipata, pacifica, chiara nel messaggio univoco a governo italiano e guerrafondai europei : no al riarmo, sì alla pace, e sì a un uso diverso delle risorse pubbliche. La mobilitazione di ieri, al di là delle appartenenze partitiche, ha messo in luce un bisogno reale di giustizia sociale, rappresentanza e manda un segnale cristallino che Giorgia Meloni non potrà ignorare: l’alternativa al governo esiste ed è viva.
La strada maestra per mandare a casa il peggior governo di sempre è nel pacifismo di milioni di persone che da ieri hanno finalmente voce e rappresentanti in parlamento.
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Gioacchino Musumeci