DI LEONARDO CECCHI
“Revisionismo” cattolico
A me piace il vino, ma onestamente trovo davvero grottesco e offensivo che il Ministro dell’Agricoltura Lollobrigida pretenda di sostenerne la sua assoluta non tossicità citando la tramutazione dell’acqua in vino di Gesù (per altro ricordandosela anche male: ha detto che avrebbe moltiplicato il vino, quando erano pani e pesci), asserendo quindi che dato che Cristo ci voleva bene non può averci avvelenato.
Grottesco e offensivo
Grottesco perché affermazioni di simile caratura, volte a vincere la scienza con riferimenti religiosi, me le aspetto da un ayatollah, non da un Ministro della Repubblica italiana. Virtualmente, siamo al livello del consumo della turbah, l’argilla o la terra che alcuni sciiti mangiano in piccole quantità convinti che faccia bene, dato che c’è scritto in un hadith (è una tradizione – letteralmente “racconto” – di valore giuridico e religioso, spesso collegato – Wikipedia) …e quindi non può far male.
Offensivo perché per quanto ne sappia neanche il Papa e la Chiesa negli ultimi cinquant’anni hanno mai sostenuto niente del genere: usare il Vangelo per giustificare le proprie convinzioni antiscientifiche e asserendo, implicitamente, che dire che il vino fa male significa sostenere che Cristo volesse avvelenarci tutti, è un attimino pesante.
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Stiamo quindi vertiginosamente scendendo di livello.
E non era semplice, ammetto.
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Leonardo Cecchi