DI MARIO IMBIMBO
E’ forse il caso più emblematico dell’assurdità della nuova stretta sulle politiche migratorie di Trump
Kilmar Armando Abrego Garcia, anche se non è affatto l’unico. Anzi. Un cittadino salvadoregno sposato con una cittadina americana e padre di un bambino di cinque anni nato negli Stati Uniti, è stato deportato per errore in El Salvador il 15 marzo 2025. Nonostante avesse ottenuto un provvedimento che vietava la sua espulsione verso il suo Paese d’origine.
Oggi però la Corte Suprema Usa ha ordinato all’amministrazione Trump di facilitarne il ritorno negli Usa. Il governo deve “agevolare il rilascio di (Kilmar) Abrego Garcia dalla custodia in Salvador e garantire che il suo caso venga gestito come lo sarebbe stato se non fosse stato impropriamente trasferito a El Salvador” ha affermato la Corte.
La bella notizia dentro la bella notizia è che la maggioranza della Corte non solo è conservatrice ma è capeggiata da parte di una giudice, Amy Coney Barrett, che era stato proprio Trump a imporre alla fine del suo scorso mandato e che oggi sulle politiche migratorie è diventata il principale baluardo contro Trump a difesa dei diritti umani.
Si può essere dunque conservatori, ma se si rispetta la legge al contempo, si possono tutelare i diritti.
Il karma a volte esiste!!!
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Mario Imbimbo